Mourinho: “Non parlo della squalifica. Ancelotti dice che gli italiani tiferanno Chelsea? Anche lui fa parte del clan”

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C’era grande attesa per sentire il Mourinho pensiero dopo quanto accaduto sabato sera nella gara contro la Sampdoria dopo le 3 giornate di squalifica che il giudice sportivo gli ha comminato per il gesto delle manette alle telecamere e per aver insultato la terna arbitrale nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi.
Nella conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro il Chelsea, a chi gli chiede cosa ne pensa della squalifica risponde:

Hai sbagliato conferenza stampa, sei arrivato troppo presto. Questa è la conferenza stampa della Uefa per Inter – Chelsea e per questo sono qua. Devo stare qui, non sono squalificato e devo rappresentare il mio club“.

Poi mostra un pizzico di nervosismo quando gli viene riferita una presunta frase di Ancelotti secondo il quale avrebbe detto che tutta l’Italia domani tiferà contro l’Inter:

Se Ancelotti dice che tutta l’Italia tiferà contro di me, sarà perché lo sa, o perché glielo ha detto qualcuno, o forse perché fa parte di un clan. Ma io faccio sempre solo il mio lavoro. Io sono solo qui per giocare una partita di calcio, che è una delle cose che mi piace di più nella vita da quando sono bambino. Niente di più di questo“.

Poi il tecnico portoghese si concentra sulla sfida di domani a San Siro contro la sua vecchia squadra:

Conosco bene il Chelsea, ma questo non significa che sarà più facile. A volte è più difficile, perché se non riesci a fare selezione delle informazioni che hai e che devi passare ai tuoi giocatori finisci con l’avere problemi. Ho giocato contro il Porto il primo anno in cui sono andato al Chelsea e non è stato facile. E d’altra parte anche Ancelotti conosce bene l’Inter e Milano. Ho visto giocare il Chelsea con due moduli, il 4-4-2 a rombo e 4-3-3. Sono i due sistemi che usa sin dal 2004, non penso che cambieranno negli ultimi giorni per sorprenderci, specialmente in una partita così importante. Sono forti in questo sistema, che si adatta alle caratteristiche dei giocatori: mi aspetto che giochino con uno di questi due moduli, mi sorprenderebbe se cambiassero. Il Chelsea non entra mai in campo per un pareggio, e nemmeno lo fa l’Inter. Mi aspetto emozioni, e se possibile di spettacolo, anche se a volte fra due big non viene fuori un grande show. Sarei un allenatore deluso se domani non fosse una buona partita. L’Inter domani non sarà più difensiva del solito, non sarà più chiusa perché l’avversario è duro“.

Infine Mourinho, alle continue domande sulla partita con la Samp, si è lasciato scappare una frase lanciando una sfida:

Trovatemi un arbitro italiano che ho insultato. Voglio trovare un arbitro italiano che ha il coraggio di dire che Mourinho lo ha insultato“.

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