Napoli-Inter 1-1. E’ festa Champions al San Paolo

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Napoli che con questo pareggio casalingo contro l’Inter conquista la qualificazione matematica alla prossima edizione di Champions League, tornando ai vertici del calcio europeo dopo 21 anni. Festa grande al San Paolo per gli uomini di Mazzarri che raggiungono un traguardo storico in una serata particolare, in una partita giocata a due velocità: primo tempo bellissimo e spettacolare pieno di occasioni e con la realizzazione dei due gol, uno per parte. Secondo tempo lentissimo con le squadre che rinunciano ad attaccare e a vincere è la noia. Ma in una serata come questa tutto è lecito. Inter e Napoli sorridono in una serata di festa assoluta. Complimenti sinceri ad Aurelio De Laurentiis che in soli 5 anni è riuscito a portare questa squadra dalla Serie C alla Champions League.

Novità in formazione per i nerazzurri con la scelta di 4-4-2 più prudente, con Thiago Motta e Cambiasso  entrambi davanti la difesa e Kharja e Zanetti ai lati. Vince il ballottaggio in attacco Milito con Pazzini. Nel Napoli tutto confermato con Zuniga nel tridente offensivo insieme ad Hamisk e Lavezzi.

PRIMO TEMPO- Napoli più vivace e aggressivo nei primi minuti, con un approccio troppo attendista invece per gli uomini di Leonardo.  Passati i primi dieci minuti cala vistosamente la pressione del Napoli e l’Inter inizia a guadagnare campo e a rendersi pericolosa con continuità, grazie agli spunti di Milito e alle percussioni di Maicon e Nagatomo.

Al 14’  è l’Inter a gioire, perché arriva il 35esimo gol stagionale di Samuel Eto’o. Il camerunense da fuori area servito da Milito fa partire una bordata di destro che si va ad insaccare alle spalle di un incolpevole De Sanctis. Inter 1 Napoli 0.

Al 28’ brividi per i nerazzurri con Lavezzi che da fuori area fa partire un gran tiro che impegna in una parata un po’ goffa Julio Cesar. Forcing degli uomini di Mazzarri nell’azione seguente, con Campagnaro che trova lo spazio per calciare e vedersi chiudere lo specchio della porta dal numero uno interista. Napoli pericolosissimo in questa fase di gioco, complice la difesa nerazzurra che soffre le avanzate dei partenopei.

Nerazzurri vicini al raddoppio al 42’ su conclusione di Milito deviata che sfiora il palo e va di pochissimo a lato. Nell’azione successiva è Maicon da fuori area a provare il tiro a giro, colpendo il palo, e facendo tirare un sospiro di sollievo a De Sanctis.

Inaspettato arriva il pareggio del Napoli nel primo minuto di recupero, su un pasticcio della difesa nerazzurra, nell’indecisione generale di tutti  Zuniga ne approfitta e insacca a porta vuota. Tutto da rifare: Napoli 1 Inter 1.  Squadre a riposo in un primo tempo bellissimo e al tempo stesso molto equilibrato.

SECONDO TEMPO- Nessun cambio nella ripresa. Splendida percussione di Milito al 4’, quando da solo praticamente si beve mezza difesa del Napoli, calcia e trova De Sanctis a negargli la gioia del gol con una parata difficilissima. Occasionissima per il raddoppio del Napoli  al 11’ quando Maggio serve in area Zuniga che calcia e mette il pallone di pochissimo a lato. Lungo possesso palla per i nerazzurri che cercano di rallentare i ritmi di gioco. Cambio nelle fila nerazzurre al 15’ con Eto’o che lascia il posto per Pazzini. Squadre che rallentano l’intensità di gioco, e lo spettacolo ne risente visibilmente, con la partita che diventa più noiosa.  Al 32’ c’è il ritorno in campo  (dopo 5 mesi dopo l’infortunio al legamento crociato) di una colonna portante della difesa nerazzurra: Walter Samuel, che rileva Ranocchia. Partita praticamente nulla per gran parte del tempo rimanente al fischio finale, complice il caldo e la stanchezza della squadre, che invece di affondare, prediligono un lungo possesso palla con un ritmo di gioco decisamente lento. Totalmente differente infatti l’atteggiamento delle due squadre nella ripresa rispetto al primo tempo, dove  Inter e Napoli si erano affrontate a viso aperto, creando moltissime occasioni da gol. Solo gestione palla per entrambe le squadre in una fase di gioco praticamente nulla. Lo stadio è in fermento nell’attesa del triplice fischio finale. 2 minuti di recupero e scoppia la grande festa per gli eroi di Napoli e per Mazzarri che  ora dovrà sciogliere i dubbi sul suo futuro.

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