Napoli – Lazio: sognando in grande

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Napoli-Lazio potrebbe essere una partita fondamentale per gli equilibri del campionato, soprattutto se questa sera il derby Milanese dovrebbe concludersi con un pareggio. In tal caso, il Napoli potrebbe avvicinare i primissimi posti e continuare a rincorrere il sogno scudetto.

 In ogni caso, la vittoria per i partenopei sarebbe fondamentale anche perchè la Lazio è una diretta concorrente per la zona Champions. Per i biancocelesti, invece, una vittoria al San Paolo sarebbe una fortissima spinta psicologica per continuare a credere nel quarto posto. A testimonianza dell’ ‘importanza del match, il San Paolo – nonostante l’ora di pranzo (fischio d’inizio alle 12,30) – sarà gremito: si prevedono circa 60.000 spettatori, e la presenza dell’ex beniamino Careca in tribuna.

Per abituare la squadra all’orario insolito, Mazzarri ha programmato nei giorni scorsi degli allenamenti mirati, in tarda mattinata, ed a porte chiuse per preparare indisturbato una partita tanto delicata, mentre l’allenamento di rifinitura si è svolto al San Paolo per valutare l’ “effetto luce” di mezzogiorno. La meticolosità dell’allenatore toscano, inoltre, lo ha indotto ad adottare tattiche di depistaggio per nascondere la formazione da schierare. “Le valutazioni sono fatte anche in base agli avversari, comunque in difesa ho l’imbarazzo della scelta, quindi deciderò all’ultimo momento, provandoli tutti”. Le indiscrezioni rivelano che in settimana il tecnico ha provato spesso la linea a tre difensiva formata da Santacroce, Cannavaro e Ruiz, anche se pare probabile l’inserimento di Campagnaro ed Aronica. Per il resto, sono indisponibili Grava e Zuniga, ed in attacco è scontata la presenza del tridente delle meraviglie Hamsik-Lavezzi-Cavani in attacco. Mazzarri, dunque, potrebbe schierare un 3-4-2-1 con De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Yebda, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.

In casa Lazio, Edi Reja è perfettamente consapevole del clima di fuoco che la sua squadra dovrà affrontare, lui che conosce bene il San Paolo e che a Napoli ha lasciato uno splendido ricordo. Per questo, Reja agisce da psicologo, cercando di allontanare dalle menti dei suoi la paura e la pressione di un match tanto importante. “Se scendessimo in campo con paura la partita è gia persa. Dobbiamo evitare di commettere lo stesso errore fatto a San Siro contro il Milan”.

Per i biancocelesti sarà un match fondamentale, ancor di più rispetto al Napoli. “Dobbiamo dimostrare di essere all’altezza della squadra di Mazzarri, con un risultato positivo la fiducia nei nostri mezzi aumenterebbe e la zona Champions sarebbe più vicina “.

Reja, però, deve fronteggiare non pochi problemi di formazione, dati i numerosi infortuni e le squalifiche di Radu, Matuzalem e Ledesma,  e cercherà una soluzione più coperta, optando per un 4-1-4-1, che gli permetterebbe di coprirsi dagli attacchi sugli esterni del Napoli e di limitare gli spazi centrali di “Marechiaro” Hamsik, lasciando Zarate come unica punta di ruolo.

La probabile formazione dovrebbe essere la seguente: Muslera in porta, Lichtsteiner, Biava, Dias e Garrido in difesa;  Brocchi, Gonzales, Hernanes, Mauri, Sculli e Zarate, con le soluzioni Foggia e Floccari in panchina. Il tecnico, però, così come Mazzarri, gioca a nascondere le sue scelte, per mantenere ai massimi livelli la concentrazione dei suoi giocatori: “Non ho ancora dato indicazioni a nessuno. Tutti devono essere pronti, e sentirsi discussione, deciderò solo domani”.

Fra i numerosi spunti che la partita può offrire, è singolare che il match si giochi proprio al termine della settimana che ha fatto registrare lo “scontro fisico” fra i due presidenti Lotito e De Laurentiis, avvenuto martedì sera a margine di una cena organizzata dalle diverse società di serie A per discutere dell’assegnazione dei diritti televisivi per la prossima stagione.

I due vulcanici presidenti non sembravano essere d’accordo sui criteri da adottare per la suddivisione dei 200 milioni fra i 20 club di serie A, e dopo un diverbio molto acceso, si èinnescato un incontro piuttosto ravvicinato, di insulti, spintoni e qualche pugno, presto “sedato” dall’intervento dei presenti Galliani e Lo Monaco. 

Chissà se domani i due presidenti avranno l’occasione per chiarirsi in tribuna, oppure se il risultato del campo sarà l’occasione per scatenare un secondo round!

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