Orlando Cruz dichiara di essere gay

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Orlando Cruz © MARK RALSTON/AFP/Getty Images

Ogni volta che si parla di omosessualità nell’ambito sportivo escono dei gran casini ed infatti molti giocatori ed atleti hanno deciso di non dichiarare la propria tendenza sessuale per evitare di inciampare in disprezzi e commenti poco piacevoli: si basti pensare che sia per i maschi che per le femmine l’argomento è delicato ma solo i più coraggiosi, veramente pochi rispetto al gran numero di gay e lesbiche, sono riusciti a fare outing. In queste ore a decidere di fare il grande passo è stato Orlando Cruz il quale con questa notizia ha sconvolto l’intero mondo della boxe: il pugile trentaduenne di origini portoghesi ha infatti voluto calare la maschera e poter vivere in un modo normale senza doversi nascondere da tutti e tutto vivendo praticamente due vite parallele.

Un passo a dir poco coraggioso e da cui molte persone dovrebbero prendere esempio: la maggior parte degli atleti LGBT, acronimo di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, che hanno deciso di svelare la propria omosessualità lo han fatto una volta conclusasi la carriera sportiva. Da questo infatti si è differenziato Cruz il quale è nel bel mezzo della propria scalata al vertice del ranking mondiale: ad oggi il pugile è fermo al quarto posto nei pesi piuma e vanta un palmares non indifferente. Nel mondo della boxe Orlando Cruz è il primo pugile a fare outing: in precedenza un altro atleta del ring decise di dichiarare la propria omosessualità ma solamente una volta finita la propria carriera; si tratta di Emile Griffith originario delle Isole Vergini e considerato uno dei più grandi pugile di tutti i tempi.

Orlando Cruz © MARK RALSTON/AFP/Getty Images

Ora sarà da vedere come reagiranno i tifosi di uno sport così violento che non ha mai vissuto alcun outing: già il 19 ottobre Orlando Cruz dovrà affrontare il match con Jorge Pazos a Las Vegas e potrà vedere con i propri occhi la reazione dei seguaci. Il suo è stato inoltre una sorta di messaggio verso i più giovani:

“Non voglio nascondere nulla della mia identità. Voglio che la gente veda come sono: un atleta che dà sempre il massimo sul ring, voglio che la gente guardi le mie qualità di pugile. Ma voglio anche che i ragazzi sappiano che tutto è possibile: ciò che sei o quello che ami non dovrebbe essere un ostacolo se cerchi di raggiungere un obiettivo”.

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