La Polizia non crede a Pistorius, ha voluto uccidere Reeva Steenkamp

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Pistorius libero su cauzione | © Fred Duval/Getty Images

La notizia dell’uccisione di Reeva Steenkamp, trentenne modella e fidanzata di Oscar Pistorius, da parte dell’atleta sudafricano che la credeva un ladro introdottosi nella sua abitazione, ha sconvolto il mondo intero anche considerando la fama planetaria dell’atleta connessa alle sue prestazioni agonistiche ed al fatto che è entrato nella Storia come primo uomo al mondo a partecipare alle Olimpiadi nonostante abbia le gambe amputate. Le circostanze nelle quali è avvenuto il tragico episodio sono ancora da chiarire, anche se la versione raccontata agli inquirenti di Pretoria da Pistorius appena arrestato lascia molti dubbi e risulta essere poco credibile. Pistorius, infatti, ha dichiarato di essersi svegliato di soprassalto appena la sua fidanzata si è introdotta nella sua abitazione, e di aver sparato per difendersi ritenendo fosse un ladro impugnando la sua calibro 9 poi ritrovata sul luogo del delitto: i proiettili hanno colpito la malcapitata Reeva Steenkamp alla testa ed al braccio, facendola morire sul colpo stando alle prime ricostruzioni della Polizia Sudafricana. Almeno in apparenza, secondo la versione fornita dall’atleta agli inquirenti, si sarebbe trattato di un tragico incidente anche se nelle ultime ore si stanno rincorrendo voci e indiscrezioni che lasciano intuire uno scenario molto differente rispetto all’omicidio colposo e la stessa Polizia avrebbe escluso l’errore, facendo intendere di sospettare che l’omicidio fosse intenzionale. 

Pistorius, la Polizia esclude l'errore | © Fred Duval/Getty Images
Pistorius, la Polizia esclude l’errore | © Fred Duval/Getty Images

Domani in tribunale alle ore 9 locali, ed alle 8 italiane, vi sarà la prima udienza a Pretoria, e Pistorius comparirà in aula per rispondere dell’omicidio della sua fidanzata così come comunicato dalla Procura della Repubblica, rimandando l’udienza che era stata in precedenza fissata per il pomeriggio odierno. In attesa di conoscere gli sviluppi connessi a tale udienza, si stanno diffondendo elementi di rilievo connessi alla vita privata della coppia che – a posteriori – sembra possano essere letti come preoccupanti “segnali” di ciò che è accaduto tragicamente quest’oggi, proprio nel giorno di San Valentino, la festa dedicata in tutto il mondo a chi si ama.

Pare, infatti, che la Polizia sudafricana fosse a conoscenza di precedenti casi di violenza domestica avvenuti in quella lussuosa villa, e che anche nelle prime ore di questa mattina, i vicini di casa avessero udito urla e grida provenienti dall’abitazione di Pistorius, trasformatasi poco dopo, fra le 4 e le 5 del mattino, nella scena del delitto. Un aspetto che risulta essere ancora più inquietante se si considera che la bella fidanzata di Pistorius era testimonial di diverse campagne contro la violenza sulle donne e contro gli stupri, che in particolar modo in Sudafrica sono una piaga sociale molto radicata, e che solo qualche giorno fa la povera Reeva Steenkamp aveva postato sulla propria pagina Facebook un commento in cui si diceva fortunata di “potersi svegliare la mattina in una casa sicura e felice”, aggiungendo nella giornata di ieri tutta la sua felicità per l’arrivo del giorno di San Valentino, twittando con entusiasmo: “Sono così eccitata per questo grande giorno, dovrebbe essere un giorno d’amore per tutti. Può essere benedetto”.

Avrebbe dovuto esserlo, ma purtroppo si è trasformato nel giorno della sua tragica scomparsa, proprio per mano dell’uomo che amava.

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