Prandelli: “Che emozione ritrovare il Trap”

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Il gioco degli Azzurri ha soddifatto Cesare Prandelli che nell’amichevole in programma contro l’Irlanda continueranno a perfezionare il gioco palla a terra, anche se sarà presente un centravanti di ruolo come Pazzini. La formazione non la nasconde il ct Azzurro ed annuncia che in campo dal primo minuto andrà il seguente undici: Viviano, Cassani, Gamberini, Chiellini, Criscito, Nocerino, Pirlo, Marchisio, Montolivo, Rossi e Pazzini. Un esperimento, ma non troppo, perchè Prandelli ci tiene a dare continuità ai risultati positivi ed a ricere risposte confortanti nel gioco, non cercando le palle alte ma adoperando organizzazione di gioco e manovre fluide, oltre che coralità, soprattutto in un test contro una Nazionale in forma come quella Irlandese. Per il futuro, nonostante sia soddisfatto del suo gruppo attuale, Prandelli lascia la porta aperta ai due big del calcio italiano: Totti e Del Piero. sono soddisfatto di chi ho qua, ma se per una partita decisiva mi servissero Totti e Del Piero li terrei sempre in considerazione”. Il suo passato da calciatore, invece, Prandelli se lo troverà di fronte da avversario contro l’Irlanda: Giovanni Trapattoni, il suo “maestro”: “Trapattoni? E’ una persona speciale, è un mito, irraggiungibile. Mi ha trasmesso cose che riporto tuttora. Qualsiasi cosa proponesse dovevi avere il temperamento giusto per raggiungere l’obiettivo. Anche se giocavi a carte dovevi essere concentrato. Sfidarlo sarà un’emozione straordinaria”. Inevitabile, poi, un commento del ct su due questioni di strettissima attualità, lo scandalo scommesse e la “visita” di Mario Balotelli a Scampia. Sul primo tema, vero e proprio terremoto che ha scosso il mondo del calcio, le sue parole sono assolutamente dure e decise: “Tutte le vie per combattere l’illegalità devono essere perseguite, dobbiamo responsabilizzare ancora di più i professionisti: con una sciocchezza mettono in difficoltà la società, i tifosi, e tutte quelle persone che fanno dei sacrifici per seguirli”. Sulla questione Balotelli, invece: “quello di Scampia è un episodio di un anno fa, ancora non ci eravamo incontrati”.

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