Serie A: tentativi per superare la crisi. Dal 2010/11 si ritorna ai diritti collettivi

0
361

Lega CalcioI vertici del calcio nostrano stanno tentando tutte le possibili strade per ridare ossigeno ad un campionato di serie che ha perso molto del suo fascino e sia a livello di introiti che di spettacolarità è stato superato dai campionati spagnoli ed inglesi ed è quasi stato raggiunto da quello tedesco e francese una volta lontani anni luce.
Le società si stanno organizzando per riuscire a competere a livello europeo con le altre big, la Juventus è stata la prima a progettare il nuovo stadio che sarà pronto nel 2012 ma anche le altre società adesso stanno cercando partership e fondi per adeguarsi. L’abbattimento del doping finanziario e la rivalorizzazione dei vivai sono le altre strade praticate dalle 20 regine di serie A, per quanto riguarda i diritti televisivi dal prossimo anno grazie alla legge Gentiloni – Melandri si ritornerà “all’antico”, cioè a 12 anni fa, quando gli introiti dei diritti televisi venivano venduti collettivamente. Dal prossimo anno, quindi, i circa 900 milioni di euro verranno divisi secondo dei parametri equamente tra le 20 squadre di serie A. I parametri terranno conto dal bacino di utenza ai risultati sportivi, dal numero di tifosi alla posizione in classifica degli ultimi 5 anni.

  • I driver per la ripartizione:

40% saranno divisi equamente tra le 20 formazioni di serie A
30% per il bacino di utenza e un altro (25% in base al numero di tifosi, 5% in base al numero di abitanti)
30% risultati sportivi (15% risultati degli ultimi 5 anni , 10% in base alla storia del club, 5% posizione in classifica nell’anno precedente)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.