Tevez Milan perché si e perché no

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Carlos Tevez vicino al Milan | © Julian Finney/Getty Images

E’ partito il tormentone natalizio, Tevez Milan si o no? La visita di Kia Joorabchian, agente dell’argentino, nelle sede del Milan di via Turati ha inevitabilmente contribuito ad alimentare le indiscrezioni sull’arrivo di Tevez oramai vicino al divorzio con il Manchester City e al momento nascosto in Argentina per una presunta depressione. Come abbiamo avuto modo più volte di scrivere il Milan cerca un attaccante in grado di sostituire il convalescente Cassano e metter a disposizione di Allegri un giocatore in grado di sostituire i titolari in caso di squalifiche ed infortuni. Il diktat dirigenziale, arrivo in prestito e magari opzione di riscatto al termine della stagione, screma già le possibili opzioni rendendo appetibili giocatori in scadenza di contratto oppure quelli che vivono una situazione di disagio nel proprio club. In cima alla lista sembrava esserci Drogba che però ha debuttato con gol in Champions League e sembra essersi promesso all’Anzhi per la prossima stagione. Gli scontenti poi restano Maxi Lopez, per il quale c’è l’accordo totale con il Catania, Marco Borrielloe proprio il tormentone Tevez Milan.

Carlos Tevez vicino al Milan | © Julian Finney/Getty Images

Tevez Milan il punto

La presenza di Joorabchian nella sede del Milan ufficializza una trattativa che da qualche tempo si sviluppava sotto traccia. Il Milan tratta l’argentino e dall’incontro di ieri pare ne sia uscito una bozza d’accordo su compensi al giocatore e strategia per convincere il Manchester City a cederlo in prestito secco più diritto di riscatto. Gli inglesi al momento pur avendo praticamente dimezzato le richieste estive vorrebbero monetizzare subito dalla cessione di Tevez ma sia Milan che Juventus, le uniche al momento in corsa, non sono disposte ad investire denaro. La sensazione è in virtù pure dell’accordo raggiunto per Robinho due stagioni fa che l’accordo possa decollare a condizioni favorevoli per i rossoneri.

Tevez Milan perché si?

Quando non hai la disponibilità economica per lottare ad armi pari sul mercato con le big devi per forza di cosa scegliere altre vie per mantenerti competitiva. La prima, forse quella più rischiosa, è puntare su giocatori giovani e semisconosciuti sperando in un impatto importante sulla squadra e sopratutto sulle avversarie, la seconda è quella di sfruttare il malcontento e i dissapori tra top player e società per cercare di acquistare a prezzi scontati. Questa politica ha fatto la fortuna del Milan che con Ibrahimovic, Cassano e Robinho ha di fatto trovato nuova linfa rinnovando l’organico tornando a competere quindi per obiettivi importanti. L’acquisto di Tevez in quest’ottica non fa una grinza. L’Apache è uno dei migliori attaccanti al mondo e averlo in prestito con la possibilità di riscattarlo per una cifra vicina ai 20 milioni di euro è un affarone. Non sarebbero poi un problema i limiti caratteriali di Tevez in quanto al Milan hanno già risolto con successo casi spinosi riuscendo a placare il temperamento ribelle dei vari Cassano, Ibra e ancor di più di Boateng.

Tevez Milan le indiscrezioni

Le notizie che arrivano dall’Inghilterra parlano di un colpo già fatto tanto che Tevez pare stia svolgendo una preparazione fisica studiata insieme allo staff rossonero per arrivare in forma alla chiamata di gennaio. L’argentino dovrebbe ridursi l’ingaggio faraonico da 8 milioni scendendo fino a 5 ma avrà degli bonus legati al suo rendimento in campo.

Tevez Milan perché no?

Se il rapporto costo valore rende l’acquisto di Tevez Milan favorevole ci sono altri motivi per cui è sconsigliabile. Premesso che il giudice sovrano resta il rettangolo verde l’acquisto dell’argentino, non utilizzabile in Champions League, tarperebbe forse le ali di Pato visibilmente a disagio quando non ha il posto garantito dando adito quindi ad una possibile cessione. Ma siamo sicuri poi che serva un attaccante alla Tevez al Milan? La gara contro il Barcellona ha dimostrato la capacità dei rossoneri di arrivare il zona gol ma allo stesso tempo ha evidenziato qualche limite di tenuta in mediana con Van Bommel e Seedorf spesso a disagio cosi come in difesa Nesta e Zambrotta. Non sarebbe meglio impegnarsi per sistemare queste falle? L’arrivo di Tevez poi altro a Pato metterebbe alla porta Pippo Inzaghi, già tenuto in disparte da Allegri, ma anche il piccolo faraone El Shaarawy che nonostante si continui ad elogiarlo fatica sempre più a trovar spazio e minutaggio. Con la presenza di tre seconde punte come Pato, Robinho ed El Shaarawy il Milan forse dovrebbe pensare ad un vice Ibra, ad una punta da area di rigore.

Tevez Milan: la scheda dell’Apache

Carlos Tevez è un campione assoluto e se il Milan riuscisse a portarlo a in Italia e recuperarlo mentalmente avrebbe in organico un giocatore relativamente giovane e con almeno 3-4 anni di carriera ad alti livelli. L’argentino infatti è un classe ’84 e una autentica macchina da gol, al City vanta infatti 44 gol realizzati in 66 presenze e sin dai tempi del Boca Juniors si è sempre distinto per la facilità di andare a rete. Può giocare indistintamente da prima o seconda punta anche sembra prediligere la possibilità di aver sulle sue spalle il peso dell’attacco venendo spesso schierato da unica punta sia dall’Argentina che da Mancini al City.

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