
Bufera Hamilton, sentenza pesantissima: Ferrari sconvolta - Ilpalonaro.com (screen Youtube)
Il Gran Premio di Spagna 2025 doveva rappresentare un banco di prova decisivo per la nuova direttiva della FIA sulle ali anteriori flessibili.
Dopo settimane di discussioni tecniche, l’organo regolatore aveva deciso di stringere ulteriormente i limiti di flessione consentiti alle appendici aerodinamiche anteriori, nel tentativo di livellare le prestazioni e contenere gli stratagemmi più aggressivi sviluppati dai team. Barcellona, con le sue curve ad alta velocità e le lunghe percorrenze laterali, era il tracciato ideale per testare gli effetti reali della nuova normativa. Tuttavia, il responso in pista ha deluso le attese. Chi sperava in una redistribuzione dei valori si è trovato di fronte a uno scenario sostanzialmente immutato.
La McLaren ha continuato a dominare il fine settimana catalano, piazzando Oscar Piastri e Lando Norris in prima fila con prestazioni che non hanno lasciato spazio a dubbi. Il margine sulla concorrenza, anziché ridursi, è sembrato addirittura consolidarsi, lasciando perplessi molti osservatori del paddock. Diverse scuderie, tra cui la Ferrari, hanno investito risorse importanti per adattarsi alle nuove regole. Sono stati progettati e costruiti elementi conformi ai nuovi limiti, con costi considerevoli e tempi strettissimi. Ma i benefici prestazionali sono stati, nel migliore dei casi, marginali. Alcuni tecnici hanno già definito l’intervento come “un aggiustamento inutile”, destinato a non produrre gli effetti sperati. E tra i più critici si è fatto sentire uno dei protagonisti più attesi del weekend: Lewis Hamilton.
GP di SPagna, Hamilton perde le staffe: “Non abbiamo margine”
Al termine delle qualifiche, concluse in quinta posizione, Lewis Hamilton non ha nascosto il suo disappunto. Dopo aver definito nei giorni precedenti la vettura “inguidabile” durante un team radio, il pilota britannico ha espresso frustrazione per il mancato impatto delle nuove regole. Secondo Hamilton, la modifica regolamentare si è rivelata inefficace: le ali anteriori, pur teoricamente più rigide, continuerebbero a flettersi a sufficienza da mantenere intatto il vantaggio per alcuni team. Ha spiegato che tutti hanno dovuto spendere ingenti risorse per costruire nuovi componenti senza alcun guadagno concreto, lasciando intendere che quei soldi sarebbero potuti essere impiegati in maniera ben più utile.

Ma il passaggio più netto del suo intervento è arrivato quando ha fotografato la reale distanza tecnica dalla McLaren: “Non abbiamo mezzo secondo di margine in arrivo, questo è certo, che è quello di cui avrei bisogno per superare le McLaren”. Un giudizio netto, che riflette l’attuale stato delle cose più di qualsiasi dato cronometrico A 40 anni, e alla guida della sua prima stagione in Ferrari, Hamilton sa di dover lottare non solo contro il cronometro, ma anche contro un equilibrio tecnico difficile da sovvertire.