Jake Daniels, da Blackpool il coraggio rende liberi.

Il giovanissimo attaccante del Blackpool Jake Daniels segue l’esempio di Josh cavallo e dopo il debutto in Championship fa coming out.

Jake Daniels, 17 anni e recente esordiente tra i professionisti con la squadra del Blackpool Fc diventa il primo calciatore in attività a fare coming out nel Regno Unito, a distanza di una settimana dal suo debutto in campo, attraverso un’intervista rilasciata a Sky Sport UK e pubblicata dalla società trova il coraggio di dichiarare la sua omosessualità.

Attraverso i canali social del Blackpool Fc, Daniels attraverso una lettera ai tifosi si racconta.

Credo che questo sia il momento giusto, mi sento pronto a raccontare la mia storia.

Jake Daniels durante l’intervista per Sky sport Uk

Nel raccontare ed aprirsi ai tifosi Daniels ringrazia i compagni per il sostegno ricevuto e di riflesso la società che gli ha dato l’opportunità di togliersi un peso inconfessato finora e che ha minato nel tempo anche la sua crescita come uomo:

Ho persino avuto una fidanzata per un po’ di tempo, così da far credere ai miei amici che fossi etero, ma si trattava di una menzogna faticosa. A scuola tutti mi chiedevano se fossi gay ma io negavo perché non mi sentivo pronto.

Nell’intervista, il diciassettenne inglese, emozionato, quasi a scusarsi anche per aver mentito in tutto questo tempo, segno che ancora a livello culturale, anche in un paese con una mentalità aperta come l’Inghilterra, vivere la propria omosessualità sia ancora un tabù per molti insormontabile. Racconta per esempio che dopo essersi dichiarato con i famigliari il giorno dopo ha realizzato ben quattro gol contro l’Accrington a testimonianza del peso che si era tolto.

Quando è iniziata la stagione volevo dimostrare chi ero come calciatore, e ci sono riuscito. Restava un’ultima cosa da fare, ora la gente lo sa, e posso vivere la mia vita, come preferisco.

Daniels, classe 2005, ha debuttato proprio lo scorso week end nella sfida vinta per 5-0 contro il Peterborough in Championship dopo aver firmato il suo contratto da professionista che lo lega al Blackpool. Prima di questo aveva realizzato 30 reti con la squadra Under 18 dimostrando il suo potenziale come attaccante.

Apprezzamenti e sostegno, in modo trasversale, sono arrivati da tutto il mondo del calcio inglese, da Gary Nevill a Rio Ferdinand sono arrivati attestati di stima per il coraggio dimostrato e la stessa Premier League ha scritto: “Samo al fianco di Jake e crediamo che il calcio sia per tutti” e la Federcalcio inglese ha definito il calciatore come un’ispirazione per tutti.

Fino al coming out di Jake Daniels di questi giorni, dagli anni ’90 con le rivelazioni di Justine Fashanu avvenute però già a carriera finita, solo Thomas Hitzlsperger e Thomas Beattie avevano dichiarato la propria omosessualità sempre dopo aver smesso di giocare però. Mentre Josh Cavallo, 22 anni dell’Adealaide United, proprio prima dell’inizio della stagione in A-League ad ottobre aveva fatto coming out divenendo l’unico calciatore attualmente in attività ad essersi dichiarato gay.

MAX VERSTAPPEN è campione del mondo 2021

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Se avete deciso di uscire prima della bandiera a scacchi del Gran Premio di Abu Dhabi forse non crederete al nostro titolo, se lo avete fatto vi siete persi un incredibile finale che ha visto Max Verstappen conquistare il titolo di Campione del Mondo di F1 2021.

I due contendenti Hamilton e Verstappen erano arrivati a pari punti a quest’ultimo Gran Premio della stagione, in sostanza il vincitore di questa gara si sarebbe portato a casa il titolo.

Le qualifiche avevano visto un super giro della Red Bull di Verstappen con l’olandese che si era conquistato una Pole Position forse anche a scapito della prestazione in gara.

Si temeva forse un contatto in partenza, con Verstappen che con entrambi fuori avrebbe ottenuto il titolo per maggior numero di vittorie stagionali, riportando alla mente le sfide di Suzuka 1989 e 1990 tra Ayrton Senna ed Alain Prost.

In realtà così non è stato, Verstappen è partito male ed è subito stato infilato da Lewis Hamilton, a curva 6 del primo giro Max ha tentato un attacco, Lewis è uscito nella via di fuga ed ha tirato dritto riproponendosi nuovamente al primo posto senza alcun intervento dei commissari di gara.

La Mercedes con le gomme medie ha mostrato un passo migliore ed ha allungato su Verstappen che dopo il Pit Stop, grazie ad un gran lavoro da scudiero di Perez, ha riportato il suo distacco intorno ad un secondo su Hamilton.

Lewis però ha dimostrato un passo migliore ed ha allungato nuovamente costringendo la Red Bull ad un nuovo cambio gomme, durante Virtual Safety Car, per permettere una disperata rimonta a Max grazie agli pneumatici più freschi.

La mossa non è stata vincente, Verstappen ha ridotto il suo distacco sino a 11 secondi ma al termine della gara mancavano solo 5 giri.

A questo punto è arrivato il colpo di scena, Latifi in lotta con Mick Schumacher ha perso il controllo della macchina ed è finito contro le barriere, costringendo la direzione gara a far entrare la Safety Car.

Hamilton non si è fermato ed è rimasto con le gomme dure messe nel suo unico pit stop, Verstappen ha montato un set di soft ed è rientrato in pista.

La confusione ha regnato sovrana, è stato concesso ad alcuni doppiati di sorpassare la Safety Car e Max si è così accodato a Lewis.

La Safety Car si è spostata con un solo giro da disputare, con le gomme più prestazionali Max Verstappen ha portato l’attacco a curva 5, Hamilton non si è potuto difendere, ha cercato una replica a curva 9 ma il sorpasso non è riuscito e così l’olandese si è presentato per primo sul traguardo, davanti al rivale e Carlos Sainz, ed ha conquistato il suo primo titolo mondiale di F1.

Grande gioia nel paddock per gli uomini Red Bull e per la Honda, che saluta la F1.

Poco dopo la cerimonia del podio però si è avuto notizia di un ricorso da parte della Mercedes, relativamente ad alcune infrazioni che avrebbe commesso Verstappen e sulla modalità di ripartenza dopo la Safety Car.

In serata è arrivata la notizia che i commissari hanno deciso di respingere i ricordi della Mercedes: Max Verstappen è il Campione del Mondo della F1 nel 2021.

Max Verstappen e Christian Horner festeggiano sul podio | © FORMULA 1

CLASSIFICA FINALE PILOTI MONDIALE F1 2021 (prime 10 posizioni)

1° MAX VERSTAPPEN (Red Bull Honda) 395.5 punti

2° LEWIS HAMILTON (Mercedes) 387.5

3° VALTTERI BOTTAS (Mercedes) 226

4° SERGIO PEREZ (Red Bull Honda) 190

5° CARLOS SAINZ (Ferrari) 164.5

6° LANDO NORRIS (McLaren Mercedes) 160

7° CHARLES LECLERC (Ferrari) 159

8° DANIEL RICCIARDO (McLaren Mercedes) 115

9° PIERRE GASLY (AlphaTauri Honda) 110

10° FERNANDO ALONSO (Alpine Renault) 81

CLASSIFICA FINALE COSTRUTTORI F1 2021

1° MERCEDES 613.5 punti

2° RED BULL HONDA 585.5

3° FERRARI 323.5

4° MCLAREN MERCEDES 275

5° ALPINE RENAULT 155

6° ALPHATAURI HONDA 142

7° ASTON MARTIN MERCEDES 77

8° WILLIAMS MERCEDES 23

9° ALFA ROMEO FERRARI 13

10° HAAS FERRARI 0

EL D1ABLO fa festa, Quartararo campione del mondo 2021 in MotoGp

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Sembrava un weekend nato male, sembrava tutto rimandato, sembrava che Bagnaia potesse rinviare tutto al prossimo Gran Premio di Portimao, sembrava e invece la scivolata del pilota italiano della Ducati ha permesso a Quartararo di laurearsi campione del mondo di MotoGp e trasformandosi così da El Diablo a EL D1ABLO.

Un titolo arrivato con 2 gare di anticipo che permette alla Yamaha di tornare a conquistare il mondiale nella massima categoria dopo 5 stagioni (ultimo successo della casa di Iwata era arrivato nel 2015 con Jorge Lorenzo) nelle quali aveva trionfato 4 volte la Honda, sempre con Marquez, ed una la Suzuki.

El D1ablo con il titolo ottenuto oggi diventa anche il primo pilota francese a vincere un mondiale tra 500 e MotoGp ed interrompe la lunga striscia di successi spagnoli iniziata nel 2012 con Jorge Lorenzo e proseguita poi con il dominio di Marquez, l’intermezzo ancora di Lorenzo nel 2015, e la vittoria dello scorso anno di Mir.

Un’annata che all’inizio è parsa piuttosto equilibrata, El D1ablo ha conquistato due preziosi successi ma anche a causa di un 13° posto a Jerez non è riuscito a prendere il largo.

Il 3° posto a Le Mans ed il susseguente successo al Mugello, con gli avversari a togliersi punti tra di loro, hanno permesso a Quartararo di prendere una prima ma importante mini fuga.

A Barcellona un piccolo passo falso, 6° al traguardo, ha permesso agli avversari di ridurre le distanze ma nei tre Gran Premi successivi (Germania, Olanda e Stiria) El D1ablo è sempre salito sul podio riportando il vantaggio sul secondo, il connazionale Zarco, a ben 40 punti.

Il deludente 7° posto nel Gp d’Austria è stato un boccone amaro mandato giù comunque con un bel sorriso perché nonostante tutto Quartararo ha ampliato il vantaggio a +47 sul primo avversario che non era più Zarco ma bensì Francesco Bagnaia.

La vittoria di Silverstone è sembrata semplicemente l’inizio di un inesorabile Countdown verso il titolo mondiale 2021 per il pilota della Yamaha.

Bagnaia ha provato in tutti i modi a rinviare la festa de El D1ablo, vincendo ad Aragon e poi anche nella prima gara di Misano.

Anche oggi, sempre sul circuito romagnolo, il pilota Ducati stava facendo il suo compito: sfruttare la Pole Position, con Quartararo a partire 15°, e vincere la gara per tenere vivo il suo sogno mondiale.

La scivolata a pochi giri dal termine ha buttato nella ghiaia ogni sua speranza permettendo a Quartararo di laurearsi campione del mondo ancor prima di veder sventolare la bandiera a scacchi.

Ma chi è Fabio Quartararo o meglio El D1ablo? Consociamo meglio il campione del mondo MotoGp 2021.

Nato a Nizza il 20 aprile 1999 Quartararo ha esordito nel mondiale di Moto3 nel 2015, i suoi due anni nella categoria non sono stati esaltanti e il francese ha ottenuto solo due secondi posti, entrambi nel 2015 con la Honda.

Nel 2017 il passaggio in Moto2 ed anche qua le soddisfazioni non sono certo state molte, è arrivato il 1° successo nel 2018 nella gara di Barcellona in sella ad una Speed Up ed il 2° posto nel gran premio successivo ad Assen.

Decisamente migliore il primo l’approccio alla MotoGp, nella sua prima stagione, la 2019, con la Yamaha Petronas, Quartararo ha chiuso al 5° posto il mondiale con 7 piazzamenti sul podio (5 volte 2° e 2 volte 3°).

Positivo anche il 2020, sempre nella Yamaha Petronas, quando con le prime due vittorie consecutive sembrava poter esser super protagonista della stagione, chiusa poi però senza altri guizzi e con un 8° posto nella classifica mondiale.

Nel 2021 il passaggio al Team ufficiale Yamaha al posto di Valentino Rossi.

El D1ablo non ha deluso le aspettative e come ampiamente raccontato, ha nettamente meritato quel mondiale che ha avuto la sua certificazione ufficiale con la gara odierna.

Juju Noda, la stella giapponese che sogna la F1

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Una stella sempre più brillante è nata nel Sol Levante ed è pronta a splendere sui circuiti della Formula Uno, a vederla potrebbe sembrare una normale ragazza giapponese che magari va al club scolastico dopo la scuola, che parla con le amiche, che ama i suoi animali e gestisce i suoi social quando però mette il casco e chiude la visiera diventa una vero e proprio asso tutta grinta e velocità, pronta a tirare staccate al limite e realizzare sorpassi straordinari, stiamo parlando di Juju Noda.

Juju Noda | © Photo by Endo

Un vero e proprio giovanissimo asso che è cresciuta in mezzo ai motori e che già da piccolissima ha mostrato enormi qualità nella guida.

Nata a Tokyo il 2 febbraio 2006 e trasferitasi poi nella prefettura di Okayama, figlia d’arte, il padre Hideki ha corso in varie categorie giungendo anche a disputare 3 gare in Formula Uno nel 1994 con la Larrousse, Juju Noda ha iniziato a mostrare il suo talento già da bambina.

Juju Noda ed il padre Hideki Noda | © Photo by Endo

Dopo aver vinto innumerevoli titoli con i Kart, all’età di nove anni Juju ha iniziato a correre con le monoposto ed ha subito stabilito un record della categoria F4 sul Circuito Internazionale di Okayama, battendo il precedente primato di quasi un secondo.

A 12 anni Juju Noda ha conquistato tutte le gare della F3 nella categoria dedicata agli U17.

Nel 2020 è finalmente arrivato il momento di venire a correre in Europa, Juju si è iscritta al campionato F4 danese, molto ridotto a causa della pandemia, nei tre eventi di gara ha sempre conquistato la Pole Position ed ha anche conquistato la vittoria nella sua gara d’esordio.

Il 2021 ha visto ancora Juju correre nella F4 danese, non sono arrivati successi anche a causa di sfortunati eventi, velocità e sorpassi però non sono mancati e siamo certi che nel futuro la vedremo spesso festeggiare sul gradino più alto del podio.

Conosciamo meglio Juju Noda, cercando di capire come mai ama il Motorsport, quali sono i suoi sogni e le sue ambizioni future.

Juju Noda | © Photo by Endo

Ciao Juju, piacere di conoscerti, presentati ai nostri lettori, ti va di raccontarci come ti sei avvicinata al mondo delle corse?

Sono una ragazza giapponese di 15 anni.
Ho iniziato a correre quando avevo 3 anni, perché mio padre era un ex pilota di F1. Mi piace correre e guido veloce.
Sono venuta in Europa e ho corso in F4 in Danimarca. A causa della mia età non mi era permesso correre in altri paesi. E’ logico venire a correre in Europa se pensi di essere competitivo e cerchi di diventare un pilota di F1.

Come ti prepari per il weekend di gara? Quanto è importante l’allenamento fisico prima di una gara?

Non è niente di speciale. Le corse fanno parte della mia vita, quindi mi diverto come al solito.
Devi farlo anche come parte della tua vita. Sento che è meglio rilassarsi prima della gara piuttosto che lavorare sull’allenamento fisico.

Come riesci a conciliare gli impegni scolastici con la vita da pilota?

Non è possibile combinarli. Se credi in te stesso dovresti concentrarti su tutto ciò in cui credi.

Hai dimostrato di essere un pilota con grande velocità e talento, quali pensi siano i tuoi punti di forza, dove pensi di dover migliorare?

Faccio del mio meglio e non mi arrendo mai finché non lo raggiungo.
Ho bisogno di migliorare la conoscenza della lingua e la mia conoscenza in ciò che riguarda l’ingegneria.

Qual è il tuo sogno? Quali sono le tue ambizioni future?

Sarebbe bello vedermi in F1. E costruire un rifugio per animali.

Hai un idolo tra i piloti attuali o addirittura del passato?

No, semplicemente mi piace correre e guidare veloce.

C’è un circuito su cui ti piacerebbe correre?

Uno dei circuiti molto veloci della F1.

Juju Noda | © Photo by Endo

Veniamo all’attualità, la stagione in Danimarca si è appena conclusa e non è stata molto fortunata per te, anche se in molte gare hai dimostrato le tue ottime qualità di guida, qual è la tua opinione sul tuo 2021 nella F4 danese?

È stata una stagione davvero dura.
Abbiamo perso molte gare e vittorie per i problemi che abbiamo dovuto affrontare.
Non dovrebbe succedere così, ma a volte purtroppo accade.
Questa è la vita reale. Avevo velocità ma avrei avuto bisogno di un po’ più di fortuna.

In Formula Uno ci sono state pochissime donne, cosa diresti ad una ragazza che, come te, ama la guida e la velocità ma che forse si sente scoraggiata da questa situazione?

Così è. Se non ci provi non cambierai mai niente. Sta a te creare la tua vita. Credi in te stessa e non mollare mai.

Vogliamo ringraziarti per la tua gentilezza in questa intervista, vuoi salutare i nostri lettori e tutti gli appassionati del Motorsport italiano?

Sarebbe bello un giorno venire in Italia per correre o anche guidare per una squadra italiana, se mai accadrà, mi piacerebbe incontrare i fan italiani.
Grazie per aver letto questa intervista fino alla fine.

Sorteggi Champions, inizia la corsa verso la finale di San Pietroburgo

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Sorteggi Champions dal gusto dolce amaro e con nostalgia e ricordi e soprattutto diverse sfide revival.

Sono passati 12 mesi ma per l’Inter sembra quasi una replica di quello che i Sorteggi Champions avevano sancito la scorsa stagione, i nerazzurri troveranno nuovamente il Real Madrid e lo Shakhtar Donetsk ed insieme a spagnoli ed ucraini ci saranno gli esordienti moldavi dello Sheriff Tiraspol. I tifosi dell’Inter si augurano in un esito diverso rispetto al 4° posto dello scorso anno.

Piccola curiosità, nel girone D ci saranno tre allenatori italiani su quattro: Inzaghi (Inter), Ancelotti (Real Madrid), De Zerbi (Shakhtar).

Ci saranno i Campioni d’Europa del Chelsea, rinforzati dall’arrivo di Lukaku, sulla strada della Juventus. Insieme ai bianconeri nel gruppo H ci saranno i russi dello Zenit San Pietroburgo e gli svedesi del Malmoe, prima squadra affrontata in Champions da Allegri nella prima esperienza sulla panchina della Juve. Precedenti sostanzialmente positivi contro le tre avversarie.

Poteva andare meglio, poteva andare peggio per l’Atalanta, i Sorteggi Champions di Istanbul tutto sommato hanno piazzato la Dea in un girone complicato ma non impossibile. La compagine di Gasperini dovrà vedersela con le due finaliste della scorsa Europa League: il Villarreal ed il Manchester United. Il gruppo è completato dagli svizzeri dello Young Boys che paiono esser la squadra più debole del raggruppamento.

Gruppo davvero difficilissimo per il Milan, ma paradossalmente i Sorteggi Champions potevano esser anche peggiori per i rossoneri. Gli uomini di Pioli si troveranno ad affrontare l’Atletico Madrid, ultima squadra affrontata nella propria storia in Champions League, il Liverpool che porta il ricordo della cocente delusione di Istanbul ma anche della rivincita di Atene ed il Porto che è squadra assolutamente da non sottovalutare.

Negli altri gironi spicca il gruppo A che vedrà lo scontro tra le due corazzate Manchester City e Psg.

Altra grande sfida sarà Bayern Monaco e Barcellona, i sorteggi Champions le hanno accoppiate nel gruppo F insieme a Benfica e Dinamo Kiev.

Riepilogando il tutti quindi un 4 su 4 pare complicato ma non impossibile, Juventus ed Inter sembrano le due squadre che possono ottenere il pass per gli ottavi. Sicuramente non impossibile la missione dell’Atalanta, occhio però a sottovalutare il Villarreal. Decisamente più difficile la situazione del Milan, Atletico e Liverpool sembrano superiori ma i rossoneri hanno dalla loro due fattori, il Dna Europeo e soprattutto niente da perdere.

I risultati dei Sorteggi Champions | © UEFA

RIEPILOGO SORTEGGI CHAMPIONS LEAGUE 2021/22

Gruppo A: Manchester City, Psg, Lipsia, Bruges

Gruppo B: Atletico Madrid, Liverpool, Porto, Milan

Gruppo C: Sporting Lisbona, Borussia Dortmund, Ajax, Besiktas

Gruppo D: Inter, Real Madrid, Shakhtar Donetsk, Sheriff Tiraspol

Gruppo E: Bayern Monaco, Barcellona, Benfica, Dinamo Kiev

Gruppo F: Villarreal, Manchester United, Atalanta, Young Boys

Gruppo G: Lille, Siviglia, Salzburg, Wolfsburg

Gruppo H: Chelsea, Juventus, Zenit, Malmoe

Le favorite per la vittoria dell’Europeo

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Gli Europei di calcio sono iniziati da qualche giorno e cresce l’interesse dei tifosi italiani nei confronti di una competizione che non vede l’Italia vincente da 63 anni, da quando Facchetti, Riva e Anastasi, all’esito di una cavalcata trionfale, riuscirono a vincere il primo e unico titolo europeo della nostra storia nella finale disputata all’Olimpico di Roma contro la Jugoslavia. Quest’oggi andremo a vedere quali sono le favorite della vigilia per la vittoria finale di una rassegna che si preannuncia più equilibrata che mai.

L’Italia torna tra le squadre da battere

Dopo anni difficili, culminati con la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, l’Italia di Roberto Mancini torna a far sognare i tifosi. Gli azzurri da due anni a questa parte hanno cambiato marcia e sono tornati a essere una delle migliori selezioni al mondo, sia in termini di gioco espresso che in termini di risultati raggiunti. Dopo la vittoria del girone di qualificazione degli Europei, la qualificazione alle Final Four di Nations League, le tre vittorie di fila nelle prime tre partite nei gironi di qualificazione ai prossimi Mondiali in Qatar, l’Italia di Roberto Mancini è tornata al 7° posto del Ranking FIFA e ora sogna di fare qualcosa di grande nella rassegna continentale che in parte si terrà anche in Italia.

Il Belgio cerca il primo titolo della propria storia

Sono diverse le favorite della vigilia e il Belgio è sicuramente una di queste. Sono anni ormai che le furie giallorosse sono nei primi posti del Ranking FIFA e si presentano a questi Europei come la prima squadra al mondo nel Ranking. Un risultato importante che però deve essere la base da cui partire per portare a casa il primo titolo internazionale. C’è il rischio concreto che questa generazione di fenomeni resti incompiuta e i vari De Bruyne, Mertens, Hazard e Lukaku sono chiamati a compiere il definitivo salto di qualità. Il percorso dei giallorossi partirà dal Girone B in cui l’Euro Belgio dovrebbe vincere senza particolari difficoltà il raggruppamento con Russia, Finlandia e Danimarca.

La Francia è la favorita numero uno

La principale indiziata per la vittoria finale è però la Francia, Campione del Mondo in carica e infarcita di una quantità spropositata di talento. Pogba, Kanté, Varane, Mbappé e Griezmann sono i giocatori maggiormente rappresentativi della selezione transalpina che in questa edizione potrà contare anche sulle prestazioni di Karim Benzema, al ritorno in Nazionale dopo sette anni di esilio dopo la brutta vicenda che lo vide coinvolto con alcuni ex compagni di spogliatoio. Ora Deschamps sogna di poter replicare il successo di tre anni fa nella rassegna iridata e la sensazione è che questa Francia abbia a propria disposizione tutti i mezzi per entrare ulteriormente nella storia del calcio europeo.

Italia, Francia e Belgio sono tra le principali indiziate per la vittoria finale dei prossimi Europei, ma non inserire Portogallo, Spagna, Inghilterra e Germania all’interno della lista delle possibili vincitrici sarebbe sbagliato. Da appassionati di questo sport non ci resta altro da fare che accomodarci e goderci lo spettacolo che le migliori selezioni d’Europa metteranno in scena.