Acquachiara, De Crescenzo punta sui fratelli Luongo

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Una nuova stagione per una società sempre attenta e attiva sul mercato. L’Acquachiara si presenta ai nastri di partenza del campionato con alcune cessioni importanti, debitamente sostituite dalla dirigenza di Franco Porzio, ma anche conferme fondamentali a cominciare dalla panchina dove siederà nuovamente il principe delle panchine Paolo de Crescenzo.

Punto cardine di un progetto che non vedrà più coinvolti quattro giocatori di assoluto valore come: Matteo Astarita, mancino classe 85 che si trasferisce nelle fila della Florentia, Fran Paskvalin invece lascia il posto da centroboa della formazione biancazzurra per approdare alla Mladost; Larry Caprani invece chiude il rapporto con la società napoletana per, probabilmente, ritornare vicino a casa.

Ma la cessione più importante è senza dubbio quella di Antonio Petkovic, grandissimo cannoniere croato, che dopo aver siglato più di 300 gol con la formazione partenopea si trasferisce nelle fila dell’emergente Sport Management Verona dove giocherà sotto la guida di Gu Baldineti.

Ma, come detto, i dirigenti dell‘Acquachiara non sono stati fermi sul mercato in entrata e sono riusciti a portare alle dipendenze di mister De Crescenzo tre acquisti del calibro di: Michele Luongo e Goran Volarevic dalla Sport Management e Milos Korolija, proveniente dall’Oradea.

Korolija dovrà sostituire con la sua esperienza Paskvalin nella difficile posizione di centroboa. Volarevic è un giocatore capace di portare sicurezza e tranquillità ad un difesa giovane, praticamente un allenatore in acqua capace di guidare i movimenti di tutti i suoi compagni. Per Michele Luongo, bomber nomade della pallanuoto italiana, l’arduo compito di sostituire Petkovic una responsabilità importante che l’ex chiavarese saprà gestire al meglio.

Stimolo in più per Michele sarà quello di giocare con il fratello Stefano, punto di forza del Settebello di Campagna che ha voluto raccontarci le sue sensazioni in questa preparazione pre campionato in questa piccola intervista:

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1) Sta per iniziare una nuova stagione quali sono le tue impressioni e le tue sensazioni? Cosa ci puoi dire della squadra e dei nuovi innesti?

Sono sicuramente sensazioni positive perché anche se non ho ancora raggiunto i miei compagni a Napoli per la preparazione ho sentito che c’è molta voglia di lavorare e di crescere quest’anno, esprimere un bel gioco e toglierci qualche soddisfazione. La squadra sicuramente è competitiva, anche se per lo scudetto penso che purtroppo i giochi siano fatti già prima di iniziare con la Pro Recco strafavorita con una formazione di altissimo livello. Noi comunque abbiamo fatto ottimi acquisti come mio fratello, Volarevic e Korolja; a mio avviso 3 acquisti di primissima fascia”.

2) Cosa ne pensi della nuova formula del campionato? E il mercato di che squadra ti ha impressionato di più?

“Sicuramente è un formula particolare e dettata dall’anno Olimpico che impone di ridurre il campionato per i molti impegni della nazionale. E’ un peccato che i momenti più belli della serie A1, ovvero i playoff non si facciano e si sia optato per una Final Six, però speriamo sia spettacolare, con sorprese, in una bella location e che attiri molti spettatori”.

3) Il mondiale non è andata secondo le aspettative quali sono secondo te I giocatori che possono aspirare ad entrare nel sette bello del futuro?

“Come si sa le porte della nazionale sono aperte a tutti, come di Sandro Campagna, quindi tutti possono aspirare ad entrarci dimostrarci di giocare ad alto livello e con continuità”.

4) Quale giocatore può essere un esempio per te e invece quale giovane ti ha impressionato nell’ultima stagione in Italia o ai mondiali?

“Sicuramente un giocare che stimo tantissimo è Prlainovic, perchè gioca con continuità ad altissimo livello in tutte le fasi di gioco, trascina la squadra prendendosi responsabilità e infonde mentalità vincente come la sua. Un giocatore giovane che mi ha impressionato è Mandic, giovane ma già con tanta esperienza, e sono curioso di vederlo quest’anno nel campionato italiano”.

5) Finora hai avuto una ottima carriera raccontaci la partita che ricordi con più piacere e anche il gol più bello che hai fatto.

“Forse la partita più bella per me è stata quest’anno ai quarti di finale con la Croazia a Bergamo in World League che abbiamo perso ai rigori, oltre ad aver giocato molto bene sfornando assist e facendo anche il gol finale del pareggio mi sentivo mentalmente in modo giusto, in grado di poter giocare come volevo. Il gol più bello è forse quello di quest’anno ai quarti di finale con i Campioni del Mondo dell’ Ungheria, fine terzo tempo a 1 secondo dalla fine. Oltre a essere un gol bello è stato molto importante, unico gol a uomini pari della partita”.

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