Agnelli chiama Galliani. Juve e Milan fanno la pace?

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Agnelli e Galliani © Claudio Villa/Getty Images

Forse una semplice telefonata non basterà a far scoppiare la pace tra le due (ex?) alleate ma per ricucire i rapporti dopo lo strappo del post Milan – Juventus basta e avanza. Il primo passo per il riavvicinamento tra le due società è stato fatto dal presidente bianconero Andrea Agnelli che ha nella giornata di ieri ha impugnato la cornetta e digitato il numero di telefono dell’ufficio di via Turati di Adriano Galliani, una chiacchierata tra due uomini di sport che in maniera intelligente hanno ripreso il dialogo dopo le frecciate e battute al veleno degli ultimi giorni.

Il rampollo di casa Agnelli e l’amministratore delegato rossonero hanno deciso così di seppellire, almeno per il momento, l’ascia da guerra e firmare un armistizio. Fino a quando questa durerà non si sa, ma oltre alle questioni di campo, Milan e Juventus hanno una causa comune da portare avanti, quella della elezione del presidente di Lega. Rossoneri e bianconeri spingono infatti per la rielezione di Maurizio Beretta, una battaglia già difficile di suo dal momento che altri 8 club di Serie A, tra cui anche l’Inter, vorrebbero invece un cambio alla presidenza e “togliere di mezzo” l’attuale numero uno di via Rossellini, figurarsi se portata avanti singolarmente e non come alleate.

Agnelli e Galliani © Claudio Villa/Getty Images

Nella telefonata Agnelli – Galliani si è parlato anche si stemperare e moderare i toni tra i tesserati delle due società, partendo dai vertici, dalla dirigenza, per finire ai giocatoi e passando per entrambi gli allenatori, condizione necessaria per raggiungere gli scopi comuni tenendo un profilo più basso e non alimentare ulteriormente il fuoco delle polemiche con dichiarazioni che potrebbero incrinare ancora di più i rapporti.

L’ira di Galliani si era abbattuta in particolare sulla quaterna arbitrale e sul tecnico della Juventus Conte durante l’intervallo della sfida scudetto giocato sabato scorso, l’ad rossonero, in seguito al clamoroso gol di Muntari non convalidato, era sceso negli spogliatoi per aspettare nel tunnel che porta sul rettangolo verde di gioco e scagliarsi prima contro il direttore di gara e al suo assistente Romagnoli – colui che ha fatto tornare sui propri passi Tagliavento che in un primo momento aveva assegnato la rete – per esprimere tutta la sua rabbia e il suo disappunto, e poi contro Conte con il quale ha avuto un diverbio molto acceso. Anche i giocatori in campo non si sono risparmiati con Chiellini, Ambrosini, Van Bommel, Nocerino, Bonucci e Storari tra i più attivi nel “faccia a faccia” avuto all’ingresso del tunnel subito dopo il triplice fischio. Il tutto poi era proseguito con le polemiche sulle prove tv con il sito ufficiale rossonero che attraverso un comunicato aveva richiesto che questa venisse applicata anche all’ex Pirlo, reo di aver rifilato due gomitate a Van Bommel, mentre la società juventina aveva preferito tacere su Mexes e Muntari e non rispondere in merito.

In attesa della pace, la telefonata è servita per sancire una tregua.

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