Antonio Conte verso la Nazionale: i pro e i contro

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Antonio Conte e il record di 100 punti in Serie A | Foto Twitter

Ci siamo quasi, forse sì, forse no, forse si attende solo l’ufficialità. Antonio Conte verso la panchina della Nazionale Italiana; in questi giorni sono stati fatti passi avanti molto importanti, la trattativa è ben avviata anche se giungono discordanti pareri su quello che sarà l’aspetto economico della trattativa. L’ex tecnico della Juventus vorrebbe ricevere lo stesso trattamento economico che percepiva con il club bianconero ma la Federcalcio, per ragioni di bilancio e non solo quelle, non intende pagarlo più dell’ex Ct Cesare Prandelli. La situazione può essere risolta dallo sponsor tecnico ovvero la Puma che andrebbe, con un investimento, a colmare la differenza. Le cifre in questione sono di quelle importanti, cifre da allenatore di club per intenderci.

Nel caso di fumata bianca della trattativa, la gestione di Antonio Conte come C.t. della Nazionale sarà strutturata come se fosse un club. Conte vuole poter seguire quotidianamente i giocatori monitorandone la condizione fisica, l’eventuale recupero degli infortuni e acciacchi vari, avendo settimanalmente incontri e colloqui con gli allenatori delle squadre di Serie A.  In pratica chiede di fare il selezionatore a tempo pieno.

Il tecnico pugliese vuole anche uno staff di fiducia, che possa aiutarlo nella gestione degli allenamenti e nel coordinamento delle selezioni giovanili, è solo partendo dal basso che si può costruire qualcosa di importante.

Antonio Conte ha dimostrato nei tre anni di gestione Juventus di essere un vincente. Di avere ottime idee e di avere grande fame di vittorie. Ha grinta, energia da vendere, è maniacale negli allenamenti settimanali, un martello come è stato definito dai suoi ex giocatori, un motivatore costante e continuo che è stato per molti il vero valore aggiunto della Juventus dei tre scudetti consecutivi. La sua personalità può far crescere, di parecchio, il movimento della Nazionale Italiana. Per ripartire dopo il disastro brasiliano serve un uomo con la sua personalità, con le sue idee e con la sua fama di vittorie.

Antonio Conte e il record di 100 punti in Serie A | Foto Twitter
Antonio Conte e il record di 100 punti in Serie A | Foto Twitter

L’aspetto negativo di Conte è rappresentato dalla sua scarsa esperienza internazionale: nelle coppe europee non ha mai impressionato. Da persona preparata Antonio lo ha sempre saputo e, nel mese di luglio le divergenze di mercato con i dirigenti bianconeri, per rendere la Juventus competitiva a livello europeo, sono esplosi. Per il suo modo di lavorare è più un allenatore che un selezionatore. Ha bisogno di allenare costantemente e quotidianamente i suoi calciatori, di averli sempre sotto occhio mentre in Nazionale , per ovvie ragioni questo non potrà avvenire, nonostante l’idea degli incontri quotidiani con gli allenatori dei club.

Ora che la Federcalcio ha un nuovo Presidente urge mettersi al lavoro per ricostruire il calcio italiano che è piombato nell’anonimato dopo anni di insuccessi e fallimenti dovuti a una gestione fallimentare e dirigenziale ancora prima che tecnica. Al neo Presidente Carlo Tavecchio il compito di ripartire e in fretta, il compito di ridare lustro a un sistema che non c’è più.

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