Arbitri di porta, che confusione! Ma sono davvero utili?

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Niccola Rizzoli
Rizzoli, giudice di porta in Catania-Juventus © Marco Luzzani/Getty Images

Il week end di Serie A appena concluso ha testimoniato le difficoltà che stanno attraversando gli arbitri italiani. Se sul finale dello scorso campionato, le polemiche erano indirizzate sul gol fantasma di Muntari (non me ne vogliano i milanisti per questo brutto ricordo), quest’anno si parlerà per tanto tempo della rete annullata a Bergessio dopo circa 40 secondi di consultazione tra arbitro, guardalinee e giudice di porta. In questo articolo vogliamo parlare proprio di quest’ultima figura (gli arbitri di porta) la più recente tra i giudici di gara, che in Serie A è stata introdotta a partire da questa stagione dopo due anni di sperimentazione al livello europeo nelle gare di Champions ed Europa League.

ARBITRI DI PORTA – Voluti fortemente da Platini, soprattutto per evitare le numerose polemiche riguardanti i gol fantasma che spesso decidono un campionato, i giudici di porta (o arbitri di porta) hanno il compito di controllare quello che succede dentro l’area. Quindi, parliamo di eventuali falli da rigore che l’arbitro di gara per varie ragioni non vede, verificare se il pallone entra completamente in porta in occasione del ormai celebri “gol fantasma”, accertare irregolarità del portiere durante un calcio di rigore (movimenti irregolari prima della battuta del rigorista di turno) e qualsiasi altra situazione che possa aiutare l’arbitro a compiere la scelta giusta.

Niccola Rizzoli
Rizzoli, giudice di porta in Catania-Juventus © Marco Luzzani/Getty Images

Come dichiarato dal Presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, siamo solo all’inizio dell’esperimento e non si possono dare dei giudizi dopo appena due mesi di campionato. Ma è giusto cercare fin da subito eventuali problemi che possano migliorare una situazione che rischia di degenerarsi dopo il fattaccio di Catania (il giorno prima a Padova, stessa scena, ma alla fine è stata presa la decisione corretta, annullando un gol al Verona), dove l’arbitro di porta, Rizzoli, dopo un lungo colloquio con il guardalinee Maggiani non ha favorito nella decisione corretta il proprio collega, che in un primo momento aveva confermato la regolarità del gol, tanto da effettuare la corsa verso il centrocampo, gesto compiuto dai guardalinee quando il gol viene convalidato.

LE SOLUZIONI – Un’idea potrebbe essere limitare il potere decisionale (che ricordo, alla fine spetta all’arbitro principale) del giudice di porta, nato per contrastare il gol fantasma e come tale dovrebbe rimanere. Oppure, come dice l’ex arbitro Cesari, evitare di assegnare dei big come arbitro di porta, perché sentendosi declassati, potrebbero influire negativamente in alcune decisioni. Oppure, bisogna semplicemente dare fiducia alla classe arbitrale, che vive un periodo non felicissimo.

In queste ore si è tornato a parlare con insistenza della moviola in campo. Personalmente, non sono ne favorevole ne contrario. Nonostante tutto, spero che tutti gli errori vengano compiuti in buona fede e non capisco per qualche motivo l’attaccante può sbagliare un gol a porta vuota e l’arbitro non possa avere una svista colossale. L’importante è che tutto sia in buona fede. Una possibilità, visto che il calcio è sempre più business e meno sport, si potrebbe trovare una soluzione come capita nel tennis con il Falco, con la possibilità (non illimitata) di poter vedere in campo la moviola solo in caso di gol annullati, falli al limite dell’area e situazione simili.

Altrimenti, fidiamoci del buon senso, evitiamo polemiche sulle decisioni arbitrali e teniamo i sei arbitri che, come tutti gli esseri umani, possono sbagliare. La speranza è che sia sempre in buona fede.

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