Calciomercato: ecco quanto possono spendere le squadre di serie A

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Calciomercato
Il direttore di TuttoMercatoWeb Michele Criscitiello prova a far i conti ai 20 club di serie A per provar a far capire ai tifosi il possibile raggio d’azione nel mercato invernale. Molti club dovranno ricorrere alla pratica dei prestiti per non incrinare ulteriormente il passivo e trovarsi in estate in condizioni disastrose. Merita un eccezione l’Inter autentica reggina della serie A sia sul campo che in ottica calciomercato anche e sopratutto per la generosità del presidente Moratti. Ci si aspetta molto dalla Fiorentina sopratutto per il fiuto di Corvino che ha disposizione il tesoretto creato con la cessione di Felipe Melo. Le casse del Milan iniziano a respirare ma si ha la sensazione che i rossoneri non spenderanno a meno che non ci sia un vero affare. La Juve in crisi e in rosso prima di spendere dovrà decidere il suo futuro e sciogliere il dilemma Ferrara si, Ferrara no.

Atalanta
E’ una delle grandi delusioni di questa prima parte di campionato. Due allenatori a libro paga, ma almeno ha i conti a posto. Il Direttore Sportivo Carlo Osti potrebbe arrivare ad investire anche 11 mln e 500 mila euro in questo mese per non andare in rosso. Ha ingaggiato dal Siviglia Chevanton, ma non ha speso nulla perché arrivato in prestito. La spesa maggiore dell’estate, Edgar Barreto dalla Reggina, è costata 4,5 milioni. Vive ancora della cessione di Floccari al Genoa, per 10 milioni e 500 mila. Chiuse in estate con un attivo di 21.650.000, per questo adesso deve investire per evitare spiacevoli sorprese.

Bari
Arrivava dalla serie B e, quindi, non ha potuto incassare molto. Non vi aspettiate un mercato spumeggiante a gennaio, perché è sotto già di 9 milioni di euro. Non ci sono stati botti milionari ma molti da 500 mila (Greco, Paro e Alvarez). Si prova a strappare l’accoppiata Cerci-Guberti alla Roma: andrebbero bene due prestiti. Qualora ci fosse la possibilità di monetizzare, non sarebbe male. La scorsa estate riuscì ad incassare la simbolica cifra di 100 mila euro dalla cessione di Doumbia all’Andria Bat.

Bologna
Il nuovo Direttore Generale Baraldi dice che non c’è alcuna crisi economica, ma il lavoro del D.S. Salvatori non è stato affatto produttivo. Conti in rosso nell’ultima sessione. A gennaio, per le casse del club, non dovrebbe spendere nulla. – 4.730.000, il passivo degli emiliani che incassarono 400.000 euro dalle cessioni di Volpi alla Reggina (300.000) e Carrus al Mantova (100.000). Pesa ancora la spesa per portare a Bologna Viviano (3 mln e 500 mila euro). In questo mese non potrà andare oltre i 2 milioni di investimento.

Cagliari
Per Cellino dovrebbe essere un mercato da zero a zero. Pochi investimenti da fare dopo gli oltre 7 milioni dell’estate. Passivo di 6 milioni e 100 mila euro. Nessun problema per il Presidente che all’orizzonte intravede grandi affari, seppur non immediati. La squadra gira, grazie ad Allegri, e la casse sorrideranno con Marchetti, Conti, Cossu, Matri e Nenè che vale già il doppio dei 4,5 mln spesi alcuni mesi fa.

Catania
Il danno (la posizione in classifica) e la beffa (passivo di 12.332.000 euro). Pietro Lo Monaco, però, a gennaio saprà rivoltare la sua squadra come un calzino. La prima pedina, Mihajlovic, serve a sistemare uno scacchiere troppo fragile per una piazza come Catania che merita sempre di più. Il vero errore della scorsa estate sono i 4 milioni di investimento per Barrientos. Incasso totale di 1 milione e 400 mila euro per le cessioni di Tedesco (al Bologna per 400.000), Polito (alla Salernitana 400.000), Dica (all’Iraklis per 250.000) e Ioime (alla Spal per 100.000).

Chievo Verona
Società sempre oculata ed attenta sul mercato. A gennaio potrebbe fare ancora piccole cose, se riuscisse a liberarsi dell’oneroso ingaggio di Bogdani, direzione Catania. La squadra viaggia ed il passivo è solo di un milione e mezzo di euro. Basti pensare che la spesa più onerosa è stata fatta con il Frosinone per l’acquisto di Antonazzo. Ha venduto male Italiano, solo 200.000 euro dal Padova. Soldi freschi da investire.

Fiorentina
Corvino si è portato dietro un tesoretto niente male. Primo colpo: Felipe dall’Udinese per 9 milioni ed ai viola restano ancora 10.250.000 euro da investire. Ancora una volta il Corvo ha dimostrato di essere più bravo a cedere la merce che ad acquistarla. Incassi pari a 40 milioni e 700 mila euro. Le plusvalenze Melo, Kuzmanovic e Semioli sono autentiche opere d’arte. Troppi 5.700.000 euro al West Ham per Savio, se si considerano i 2 milioni spesi per Zanetti dalla Juventus. E’ Corvino il “Re d’Italia”.

Genoa

E’ sotto di 13 milioni di euro ma potrà facilmente recuperare la prossima estate con i cartellini di Bonucci e Ranocchia. Gli affari con l’Inter, finora, non si sono dimostrati tali. 66.600.000 euro spesi ad agosto sono effettivamente troppi, anche se pesano i 53.500.000 incassati dalle 11 cessioni totali. Dopo Suazo rischia di essere un mercato pieno di prestiti.

Inter

Resta sempre la regina, anche perché per Moratti non vale lo stesso discorso applicabile agli altri Presidenti. Se il bilancio è in rosso interviene il petroliere. + 15.300.000 nelle casse nerazzurre. Attivo importante ed operazioni intelligenti (vedi Pandev a costo zero con un contratto di 5 anni a 3 milioni netti a stagione). Può ancora sfruttare i 69.500.000 che il Barcellona ha pagato per Ibra. Un affare i 15 mln spesi per Sneijder. Con la stessa cifra può portare a casa Kolarov dalla Lazio e restare comunque in attivo con il bilancio di fine 2009-inizio 2010.

Juventus

Ha sfruttato anche parte del budget futuro per rinforzare la squadra. I risultati sono scadenti, ma è pronto un piano alternativo con Hiddink in panchina. E’ sotto di 37 milioni e mezzo di euro. 55.300.000 quelli spesi la scorsa estate per portare a Torino Melo, Paolucci (girato a Siena), Diego, Càceres e Grosso. Ha incassato 17 milioni e 800 mila euro ed a gennaio diventa praticamente impossibile intervenire. Andranno via Tiago e Molinaro, ma queste possono essere considerate operazioni che non influiranno notevolmente sul bilancio di inizio 2010.

Lazio

Un disastro. Tirando troppo la corda, si rischia di spezzarla. Lotito deve estinguere con le banche i debiti ereditati al momento dell’acquisto del club. Nell’ultimo mercato ha evidenziato un rosso di 18 milioni e 600 mila euro. Ha perso danaro fresco per la cessione di Pandev ed ora cerca di fare cassa con Kolarov. Unica nota positiva: i quasi 5 milioni dall’Amburgo per la cessione di Rozehnal. Influisce ancora l’investimento di 20 milioni di euro per avere Zarate che non sta rispondendo come un anno fa.

Livorno

Un attivo di 6.280.000 da poter reinvestire in questa sessione invernale di calciomercato. La cessione di Diamanti al West Ham, per 6 milioni e 800 mila, ha fatto rifiatare Aldo Spinelli. La spesa più alta è stata con Mozart dal Palmeiras per 370 mila euro. Il resto un mercato fatto di scambi e prestiti.

Milan
Il piano di rientro è stato portato a termine con 78 milioni e 650 mila euro incassati, più 21 milioni e 700 mila investiti. Un attivo di 57 milioni che ha fatto respirare le casse di Via Turati. Beckham è arrivato a costo zero, Adiyiah per un milione e 400 mila euro. Sarà fondamentale investire 30 milioni la prossima estate per riorganizzare una squadra che ha bisogno di almeno un uomo nuovo per reparto.

Napoli
Pesa tantissimo quel meno 47.550.000 euro nel bilancio societario, ma il Presidente De Laurentiis lo aveva preventivato. Non aveva calcolato, però, un avvio così difficile in campionato. Tante spese al vento: dai 9 milioni di Zuniga ai 9,5 di Cigarini. Investimenti che, parzialmente, bloccano anche le operazioni di gennaio.

Palermo

Un 2009 da dimenticare per il Direttore Walter Sabatini. 7 milioni per Pastore, 2 al Ravenna per tenere Succi, 4 milioni al Banfield per Bertolo, 2 per Goian. Investimenti sbagliati per Blasi, Morganella, Melinte e Rubinho. Un passivo di 10.720.000 euro e due allenatori a libro paga. Boccia Lanzafame e cede 21 calciatori, incassando solo 4 milioni e 280 mila euro.

Parma
Nel rapporto acquisti/cessioni è sotto di 8 milioni di euro, influiscono notevolmente i 4 al Tigre per Fontanello ed i 4 al Wolfsburg per Zaccardo. Ci sarebbe ancora qualcosa per gennaio, ma Guidolin non ha grosse pretese. Entrate per 4 milioni e 150 mila euro, uscite totali per 12.200.000. Numeri interessanti per essere una matricola.

Roma
Ingaggia Toni pagandogli solo lo stipendio mensile, spende quasi tutto per il rinnovo di Totti e De Rossi; crisi oggettiva ma dignitosa. Attivo di 18,5 mln, guadagna dalle cessioni di Aquilani, Alvarez e Rosi. In uscita Cerci e Guberti, ma non influiranno sul bilancio di mercato.

Sampdoria
Può investire 4,03 milioni; quelli guadagnati nella sessione della scorsa estate. 13.530.000 incassati e 9,5 mln spesi. Ingaggi importanti per Cassano e Pazzini, ma la società è solida e per questo a gennaio i tifosi si aspettano interventi importanti per sistemare il 4-4-2 di Delneri.

Siena

Disastro senza limiti. Ha il segno + per 4,9 mln, ne spende più di 3 per Paolucci, ma il rapporto qualità-prezzo non risponde alle richieste. Almeno 2 da investire subito per salvare la squadra. Con Mezzaroma cambierà tutto? Questo è l’augurio.

Udinese
Conti alla mano non ha rivali: + 31 milioni 317mila euro; si è fatta sentire la cessione di Quagliarella al Napoli per 18 milioni di euro. Peccato che si sia fatta sentire anche in campo. Deve assolutamente intervenire a gennaio. Ha speso poco in estate (12.333.000) e guadagnato tanto (43.650.000).
via: tmw

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