Polverone Buffon, “meglio due feriti che un morto”

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Gigi Buffon | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

L’avventura Azzurra in vista degli Europei è appena cominciata per Gigi Buffon, giunto ieri nel ritiro di Coverciano, ma per lui è ancora tempo di riflessioni sulla maiuscola stagione Juventina, analizzandone gli aspetti salienti e i momenti cruciali. Secondo il portierone, il protagonista principale e maggiore artefice del successo bianconero è stato il tecnico Antonio Conte, determinante nel fornire alla squadra le giuste motivazioni, la fame di vittoria e la cattiveria necessaria: un contributo fondamentale, offerto soprattutto grazie alla sua profonda conoscenza dell’ambiente juventino, delle ambizioni della società e dell’atteggiamento che bisogna avere quando si indossa quella maglia. Essenziale, secondo Gigi Buffon, la fiducia della società nei suoi confronti, che lo ha “messo al centro del progetto” e, secondo il numero uno bianconero, nonostante solitamente sia difficile valutare quanto un tecnico incida nei successi di una squadra, nel caso del mister salentino è palese il suo apporto in termini di valori e impostazione.

Per tali ragioni, Gigi Buffon è sereno in merito alla posizione del tecnico nella vicenda calcio scommesse affermando di “non aver paura di questo, prima di tutto perchè lo conosco, secondo perchè conosco il calcio e terzo perchè ho sentito che diversi giocatori del Siena hanno dato versioni diverse da quelle accusatorie”. Inoltre, il portiere della Juve e della Nazionale, con la consueta schiettezza che da sempre lo contraddistingue, esprime una considerazione assolutamente non banale sulla vicenda in questione, mostrando senza timore di giudizio il suo punto di vista sulle presunte combine: “alcune volte si pensa e in alcuni casi si dice che sono meglio due feriti che un morto. Le squadre le partite se le giocano ma ogni tanto qualche conto bisogna farlo”. Il riferimento, naturalmente, è alle gare di fine stagione, in cui gli obiettivi da raggiungere diventano un peso importante e, dunque, nelle squadre in campo scattano alcuni meccanismi psicologici, totalmente avulsi dal coinvolgimento della malavita: un modo per dire che, in quelle circostanze, la cultura della sportività ad ogni costo risulta, spesso, secondaria.

Gigi Buffon a tutto tondo parla, poi, anche del suo campionato personale, assolutamente perfetto se non fosse stato per la “macchia” dell’errore nella gara contro il Lecce; un errore che, di certo, non è passato inosservato e che, anzi, ha fatto il giro del mondo ed, in poche ore il portierone ha ricevuto messaggi anche dall’estero: tutto ciò, però, a posteriori deve essere considerato positivamente da Buffon, poichè è un segnale del fatto che “sono considerato ancora il più forte e questo mi ha fatto molto piacere”.

Lasciato alle spalle il campionato, la Juventus sta già programmando la prossima stagione, analizzando le diverse ipotesi di mercato, per rafforzare soprattutto il reparto offensivo, orfano di Alex Del Piero. In tal senso, in queste ore si parla di Van Persie, Suarez e Balotelli, ed il futuro capitano bianconero esprime la propria opinione personale in merito, sottolineando le capacità realizzative dell’olandese – “determinante finalizzatore” – e soffermandosi, soprattutto, sulla questione-Balotelli che, se giungesse alla Juventus,“diventerebbe l’idolo dei tifosi”.

Gigi Buffon | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

Juventus ma non solo, per Gigi Buffon il presente è, ora, solo la maglia Azzurra e la preparazione in vista della partenza per l’Ucraina e la Polonia, al fine di affrontare al meglio il campionato Europeo con la Nazionale di Cesare Prandelli, artefice di una nuova impostazione di gioco, selezionando, in particolare, giocatori guizzanti e tecnici, come Di Natale, Giovinco e Cassano. Gigi Buffon sarà il capitano della spedizione e, naturalmente, il leader assoluto dello spogliatoio, dall’alto del suo carisma e della sua esperienza.

Ecco, dunque, che è già tempo di fissare l’obiettivo minimo, per invertire la tendenza negativa delle ultime competizioni continentali, in cui la nostra Nazionale ha sofferto soprattutto le prime gare del girone: questa volta, poi, l’esordio sarà particolarmente complesso, contro la Spagna campione del mondo in carica ma la difficoltà dovrà essere uno stimolo in più a far bene, per provare a compiere un cammino positivo e giungere “almeno in semifinale”.

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