Calcioscommesse, a Torino un’altra cellula?

0
461
Gianluigi Buffon © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

Si allarga sempre di più la piaga del calcioscommesse in Italia. Dopo le 3 inchieste condotte dalle procure di Bari, Cremona e Napoli si è aperta ufficialmente un’altra inchiesta del filone scommesse precisamente dalla procura di Torino. L’inchiesta è nata dopo il lavoro condotto dalla Guardia di Finanza di Torino, che proprio lo scorso venerdì ha perquisito la famosa tabaccheria gestita da Massimo Alfieri in quel di Parma. Il signor Alfieri, balzato alle cronache nell’ultimo periodo per via dei 14 assegni ricevuti dal portiere Gigi Buffon, è infatti l’unico indagato (per frode sportiva) al momento.

Nella tabaccheria abilitata anche come centro scommesse e perquisita venerdì scorso dai finanzieri torinesi è vero sì che i Monopoli di Stato non hanno registrato giocate anomale ma è vero anche che l’83% delle scommesse giocate negli ultimi 14 mesi risulta vincente. Questo dato è molto anomalo e lo capirà bene chi nella propria vita ha giocato qualche scommessa. L’83% è tanto e significa che mediamente nella tabaccheria di Parma ogni 5 scommesse giocate  se ne vincono 4. Non regge molto quindi la nomina di ricevitoria fortunata ed inoltre risulterebbe molto grande l’ammontare di denaro vinto in relazione a quello giocato.

Gianluigi Buffon © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

Nell’ambito della seguente inchiesta si è partiti proprio dai famosi assegni girati da Buffon ad Alfieri, assegni che in totale ammonterebbero a 1,5 milioni di euro. Il portiere della nazionale italiana si è già esposto sia in prima persona sia tramite il suo legale in merito a questa vicenda. Al momento bisogna dire che Gigi Buffon non risulta indagato e potrebbe anche risultare estraneo a questa vicenda che per ora lo ha visto solo vittima di controlli di movimenti bancari. La procura di Torino cercherà di capire se il portiere azzurro abbia scommesso anche tramite terze parti su degli eventi calcistici anche perchè si tratterebbe di illecito sportivo solo se Buffon avesse scommesso sul calcio.

Intanto l’amico di Buffon Massimo Alfieri è sbalordito da questa situazione generatasi intorno a lui. Il suo legale Gilberto Lozzi ha parlato riguardo la vicenda del suo assistito: Ritiene di essere perfettamente in regola. Ha ricevuto delle scommesse sportive del tutto lecite. Tra l’altro quelle sul calcio erano solo il dieci per cento del totale“. Alfieri inoltre avrebbe confermato al suo legale di conoscere da tempo Buffon, spiegando che parte degli assegni inviati da Buffon erano per l’acquisto di Rolex appartenenti ad una sua collezione privata.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.