Caro Lippi, the class is not water

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Perdere non è bello, e mai lo sarà, soprattutto quando si tratta di salutare i mondiali ai gironi, dopo aver vinto nell’edizione precedente. Che cosa è successo? Probabilmente una spiegazione non ci sarà mai, o forse l’abbiamo trovata, è la più ovvia, la più conveniente. Colpa del CT? O colpa dell’abbondanza di giocatori stranieri in Italia? Probabilmente le cause sono tutte e due. Ma andiamoci con calma.

Prima ancora di aver iniziato questi campionati mondiali, la nostra nazionale presentava evidenti problemi di costruzione e di concretizzazione del gioco, difetti che poi non sono spariti a distanza di qualche mese, quando l’Italia doveva incominciare a fare sul serio. Il tempo è passato, ma identiche sono state le prestazioni: Anonime e povere di spettacolo. I cosidetti fenomeni che contraddistinguno le principali favorite ai mondiali (Argentina, Brasile etc..) non li avevamo neanche nel 2006, quando in quel di Berlino, i nostri beniamini alzarono la Coppa del Mondo al cielo. In quell’anno ci rappresentarono giocatori al top della loro condizione, un gruppo unito mixato perfettamente da Lippi, che poi abbandonò a fine mondiali. Ritornò alla fine degli europei, e fece capire all’Italia di voler ricostruire la stessa squadra che ci portò il 4 mondiale della nostra storia. La differenza è che però gli stessi giocatori avevano 4 anni in più, e non erano più in un momento “clou” della loro carriera. Ecco perchè giocatori come Balotelli, Cassano, Miccoli (giusto per fare 3 nomi), non secondo me, ma secondo tutta l’Italia intera, sarebbero serviti a rimediare la magra figura a cui abbiamo assistito quest’anno. Il primo è un grande talento, un “piccolo” campioncino dalla tenera età, che per caratteristiche tecniche (Dribbling, fisicità, potenza..) avrebbe potuto fare benissimo in nazionale.

Il secondo che dire, in Italia non esistono calciatori come lui, dotati di una grande fantasia abbinata ad un buon fiuto del goal. Il terzo ha impressionato tutta l’Italia per la sua ottima stagione con la maglia del Palermo. Ora nulla da togliere ai vari Gattuso, Iaquinta, e Gilardino, ma sicuramente gocatori come questi ultimi tre sarebbero stati molto più utili alla causa azzurra. Rimpianti che si fanno sentire ancor di più se si pensa all’esclusione per 225 minuti di Fabio Quagliarella, l’unico che ha contribuito a salvare la faccia alla nostra nazionale. Lui, solo lui, ha dimostrato in quei pochi 45 minuti disputati nel mondiale, di aver saputo costruire più azioni che tutta l’Italia in tre partite, di aver saputo dare quella scossa che purtroppo ci è mancata per molto tempo.

Cosa faceva Lippi in allenamento? E’ possibile che ad un allenatore come lui non gli si può imputare niente solo per la vittoria nello scorso mondiale? L’Italia intera sta ancora aspettando.

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