Ciclismo, la Parigi – Roubaix va a Johan Vansummeren. Cancellara ancora 2°

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È stata una delle Parigi – Roubaix più avvincenti dove a vincere non è stato il più forte ma sicuramente il più coraggioso.

Il belga della Garmin Johan Vansummeren vince la sua prima, e forse unica Roubaix, grazie ad una fuga iniziata a -83 km dal traguardo con altri compagni tutti risucchiati, tranne appunto il belga, dalla prepotente rimonta di un fantastico Fabian Cancellara che ha dimostrato di essere il più forte sul pavè ma che ha pagato i continui marcamenti effettuati dalle squadre più forti che gli hanno reso la vita difficile, come d’ altronde già accaduto all’ ultimo giro della Fiandre.

È amaro purtroppo per lui, il commento dello svizzero dopo la gara: “La tattica ha cambiato e condizionato tutto. E’ stata una corsa drammatica, spettacolare, emozionante, magnifica. Ma i giochi di squadra hanno influenzato l’ordine di arrivo”. “I miei compagni hanno fatto quello che potevano. La Garmin-Cervélo era la squadra più attrezzata, e stavolta lo ha anche dimostrato. Non bisogna cercare scuse”. “Sapevo di essere il più forte. E lo ero”.

Continuano quindi le sorprese in queste classiche di inizio stagione, infatti alla vittoria di Johan Vansummeren si aggiungono quelle di Matthew Goss alla Sanremo e Nick Nuyens al Giro delle Fiandre sicuramente vittorie difficilmente pronosticabili alla vigilia.

In casa Italia ottima la prova di Alessandro Ballan che ha chiuso in sesta posizione, un Ballan che ha corso “sub judice” a causa dell’ indagine che lo vede coinvolto a mantova per doping e che è in procinto di essere conclusa.

Ordine d’arrivo: 1. Johan VANSUMMEREN (Bel, Garmin); 2. Fabian Cancellara (Svi, Leopard) a 19″; 3. Maarten Tjallingii (Ola, Rabobank); 4. Rast (Svi); 5. Bak (Dan) a 21″; 6. Ballan (Ita) a 36″; 7. Eisel (Aut) a 47″; 8. Hushovd (Nor); 9. Flecha (Spa); 10. Hayman (Aus); 11. Guesdon (Fra); 12. Boom (Ola); 13. Selvaggi (Ita); 14. Roelandts (Bel); 15. Docker (Aus); 24. Quinziato (Ita) a 3’43”; 77. Oss (Ita) a 12’58”.

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