Conte assolve Vucinic, mea culpa sul gol del Parma

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Conte fa mea culpa sul gol del Parma | © Valerio Pennicino/Getty Images

Il pareggio maturato allo stadio Tardini contro il Parma nella gara di domenica pomeriggio brucia ancora alla Juventus, ma Antonio Conte questa volta nel post partita non sembra mostrare i segni dell’arrabbiatura che, invece, faticava a celare dopo la sconfitta con la Sampdoria di domenica scorsa.

Ovviamente, un pareggio in trasferta contro una squadra imbattuta in casa propria è meglio di una sconfitta giunta in casa, in superiorità numerica e subìta in rimonta, ma forse c’è di più. In primis, c’è la maggiore serenità per la reazione della squadra che, comunque, non ha sfigurato in un match ostico che, fino a dodici minuti dalla fine avrebbe potuto vincere; in secundis, c’è la consapevolezza che la squadra – nonostante le pesanti assenze di Chiellini,  Marchisio e Asamoah riesce a fare il suo, pur non avendo quella brillantezza che la contraddistinguevano prima della sosta natalizia e che ora, probabilmente, è venuta meno anche per i forti carichi di lavoro svolti nel ritiro di fine anno, in cui si è cercato come si suol dire di “mettere fieno in cascina” in vista della fase cruciale della stagione. Ma, in particolare, Antonio Conte non poteva essere arrabbiato con la squadra in occasione del gol del pareggio del Parma perchè, come lui stesso ha rivelato, era sua responsabilità la palla persa da Vucinic a metà campo, che ha poi innescato il lungo lancio di Paletta a cercare (e trovare) Sansone, che ha beffato la difesa bianconera ed ha battuto Buffon. Ho chiamato io il velo a Vucinic. Sul gol del Parma la colpa è mia, gli ho detto ‘Lascia’ e lui ha eseguito”.

Dunque, nessuna leggerezza o ingenuità da parte dell’attaccante montenegrino che in quella circostanza si è comportato da esecutore delle direttive del suo tecnico e che, dunque, non ha commesso “personalmente” l’errore che, poi, è stato decisivo per compromettere il risultato pieno e per tenere a debita distanza le inseguitrici che, invece, ora si avvicinano pericolosamente, con la Lazio di Petkovic a meno tre ed il Napoli a meno cinque, anche se in attesa del giudizio sul ricorso presentato contro la penalità di due punti in classifica.

Conte fa mea culpa sul gol del Parma | © Valerio Pennicino/Getty Images
Conte fa mea culpa sul gol del Parma | © Valerio Pennicino/Getty Images

Per questo motivo, ma anche per affrontare in maniera realista quelli che sono stati i problemi della sua Juventus in questo scorcio di 2013, Antonio Conte si dice convinto che il campionato sia ancora apertissimo, e che esistano grandi competitors,al contrario di quanto sostiene qualcun’altro…” riferendosi, così, a Fabio Capello che in una recente intervista aveva analizzato la lotta-scudetto di questa stagione ed aveva sentenziato che la Juventus di Conte avrebbe vinto senza problemi il tricolore, anche per mancanza di avversarie che potessero essere in grado di impensierirla.

Conte, invece, sottolinea ancora una volta che “non sarà facile ripeterci e dovremo lottare fino alla fine”,  aggiungendo che probabilmente dal mercato di Gennaio non arriveranno rinforzi di peso perchè “non ci sono soldi e quindi dovremo studiare una soluzione low cost”.

Ma, più che gli arrivi per la sua Juventus appare fondamentale ritrovare gli uomini di peso, le sue certezze: Chiellini come baluardo della difesa, Marchisio a centrocampo e Vucinic a pieno servizio, in grado di poter giocare un’intera partita.

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