Inter-Partizan per chiudere il girone di Europa League

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Andrea Stramaccioni
Andrea Stramaccioni è sempre più idolo della Milano nerazzurra | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

Battere il Partizan per consolidare la posizione nella mini classifica del girone di Europa League. E guardare alle tre sfide di ritorno con più tranquillità. Questi alcuni dei temi che accompagneranno l’Inter, questa sera al Meazza, nella gara valida per il terzo turno di coppa.

Stramaccioni tiene molto all’Europa League, è risaputo, ma almeno per ora il campionato ha un’altra priorità. Quindi occhio al turnover e alle soluzioni tattiche che potrebbero venire fuori prima e durante la partita. Il rientro di parecchi elementi consentirà un ricambio meno traumatico rispetto soprattutto alla prima sfida col Rubin Kazan. In pratica i nerazzurri dovranno fare a meno solo di Obi (piccolo fastidio muscolare durante l’ultimo allenamento). Per il resto tutti a disposizione, specie in attacco, dove le scelte sono contate. Ma come si schiereranno i nerazzurri? Confermare la difesa a 3 o ritornare al passato? Probabilmente l’obiettivo sarà anzi tutto risparmiare energie. Di sicuro Palacio dovrebbe essere della partita. Poi spazio a Coutinho per dare rapidità alle transizioni nerazzurre.

Andrea Stramaccioni
Andrea Stramaccioni è sempre più idolo della Milano nerazzurra | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

Dalla Serbia – Il Partizan sta dominando il campionato serbo. Ma in Europa qualche difficoltà la fa registrare, specialmente in trasferta. Pari casalingo all’esordio nel girone con il Neftchi e sconfitta 0-2 a Kazan. Il tecnico è Vladimir Vermezovic, un allenatore eclettico, che ama cambiare spesso il volto dell’undici schierato in campo. Non a caso nelle due partite fin qui disputate in Europa League, i bianconeri si sono visti prima con un rombo di centrocampo, poi con tre uomini offensivi alle spalle di una punta. Lazar Markovic è il giocatore più significativo per una rosa che, con i doverosi distinguo, sa esprimere talenti di qualità. Ma è l’intero reparto avanzato ad abbassare sensibilmente la media dell’età, e a far salire l’asticella del talento. Mitrovic, Ninkovic e Marko Scepovic. Ragazzi di grande prospettiva. Più esperto Tomic, esterno offensivo già con esperienze di nazionale, e ovviamente il capitano Ilic, con alle spalle una lunga carriera in giro per l’Europa. Certo, i punti deboli ci sono. E sono voragini quando il Partizan gioca fuori casa. La difesa è, stando ai numeri, l’anello debole della squadra allenata da Vermezovic. Ed è lì che l’Inter dovrà attaccare, con rapidità e palla a terra.
Probabili formazioni:

INTER (3-4-1-2): Handanovic; Silvestre, Samuel, Juan Jesus; Nagatomo, Gargano, Guarin, Alvaro Pereira; Coutinho; Palacio, Milito.
PARTIZAN (4-2-3-1): Petkovic; Miljkovic, Ostojic, Ivanov, Lazevski; Kamara, S. Markovic; Tomic, Ilic, L. Markovic; Mitrovic.

Qui Appiano – “Io posso avere tutte le idee del mondo ma sono i giocatori a metterle in pratica, in campo. Io ho la fortuna di avere con loro un rapporto diretto. Poi, la cosa più importante, è con quanta fame e voglia di fare bene lavorano tutti, e loro lo fanno con tantissima fame e voglia”. È un’Andrea Stramaccioni sereno quello che si presenta ai giornalisti per la conferenza stampa di Inter – Partizan Belgrado. L’attenzione è tutta puntata sulle prestazioni altalenanti di alcuni giocatori in questo avvio di stagione. “Guarin – spiega il tecnico – è stato uno dei più sollecitati con le nazionali, insieme a Gargano e Pereira. Avendo io la possibilità di scegliere tra giocatori che sono tutti bravi, ho optato per qualcun altro, ma il valore di Guarin non è in discussione, né per il presente né per il futuro”. Ma Silvestre e Jonathan un po’ in discussione lo sono. E prova ne è lo scarso utilizzo da parte del mister. “L’ho detto e dimostrato sul campo, non c’è n nessun giocatore in questo organico che non abbia considerazione, non c’è nessuno che abbia avuto poco spazio, sia Silvestre che Jonathan hanno giocato gare importanti da titolari. Ci sono però dei giocatori che sono in uno stato di forma migliore, io do molta importanza a questo. In difesa, poi, molto importante è la continuità. Ma Matias rappresenta il presente e anche il futuro. Se pensate alle difficoltà avute da Ranocchia all’inizio, ci sta che anche Silvestre all’inizio giochi un po’ meno”.

Qui Belgrado – Nonostante la notizia dei trecento ultrà serbi trovati senza biglietto e pronti alla partenza verso Milano, in conferenza stampa sia Vermezovic sia il capitano Sasa Ilic, hanno preferito concentrarsi sulla gara contro l’Inter. “Davanti a noi abbiamo una partita molto importante per la nostra giovane squadra, possiamo fare esperienza. Sappiamo tutti che l’Inter è fortissima, potrebbero esserci alcuni cambi da parte loro ma per noi non cambia nulla. Faremo la nostra gara, giocheremo al meglio e cercheremo di strappare un risultato positivo. Mi aspetto una partita molto intensa e spero che i miei giochino senza rispettare troppo l’avversario. Si gioca sempre in undici contro undici e non abbiamo nulla da perdere”.

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