Juve, Agnelli tuona: “Spalletti e Lippi? Minchiate. Fiducia in Del Neri”

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Non usa mezzi termini Andrea Agnelli in merito ad alcune voci filtrate da ambienti vicini alla Juventus che volevano l’ingresso di Lippi in società e l’ingaggio di Spalletti come allenatore per l’immediato futuro. Il presidente ha indetto una conferenza stampa nel pomeriggio per spiegare e far luce sulla situazione attuale, di difficoltà, dei bianconeri:

E’ un momento delicato e se sono qui è per fare chiarezza e scacciare voci destabilizzanti che sono uscite dalle bocche di ex calciatori e personaggi non più legati al mondo della Juve. Leggo di Lippi e Spalletti pronti per la Juve, è una minchiata. Io ho piena fiducia in Marotta e nell’allenatore Del Neri“.

Nessun stravolgimento in atto dunque nella Juventus. Il rampollo di casa Agnelli crede nel lavoro svolto fin qui dall’allenatore nonostante la squadra in questo periodo stia raccogliendo scarsi risultati legati anche ad un gioco che stenta a decollare e che potrebbero allontanarla pericolosamente dal quarto posto e mancare così per la seconda volta consecutiva la qualificazione in Champions League:

Del Neri può stare tranquillo come lo sono io, per ora sta facendo un egregio lavoro. La squadra deve entrare in campo e correre fino al 95′ e dare sempre tutto. Questo è l’unica cosa che chiedo. A maggio, poi, daremo una valutazione della stagione e come intervenire in quella successiva“.

Il presidente utilizza una metafora sulla situazione della Juventus ed esclude altri colpi di mercato in queste ultime ore che rimangono alla chiusura del mercato di riparazione per esigenze di bilancio come esclude anche imminenti aumenti di capitale (si era parlato di 150 milioni di euro ndr):

Abbiamo una macchina sportiva da 170 milioni di euro l’anno, una macchina dalle potenzialità enormi che va a benzina. Il problema è che in questa super vettura hanno messo il diesel e il motore si è inceppato. Ora teniamo presenti le tempistiche che ci vogliono per aggiustarlo.
Noi siamo arrivati sei mesi fa: cerchiamo di ricordarci la situazione che abbiamo trovato. Eravamo reduci da una delle peggiori stagioni della nostra storia, con una serie incredibile di record negativi inanellati. Sapevamo che sarebbe stato un anno difficile, anche dopo gli investimenti importanti che avevamo fatto. Ne faremo degli altri altrettanto significativi nella prossima e se il prossimo anno, di questi tempi, ci ritroveremo ancora in questa situazione, allora ci dovremo preoccupare.
Quest’anno andiamo a chiudere il bilancio con una perdita significativa. Questo, però, non cambia i nostri obiettivi, ovvero costruire una squadra vincente in grado di ottenere obiettivi importanti ma senza ricorrere a ricapitalizzazioni
“.

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