Juve, Bettega si ripresenta: “Parlerò con i fatti. Calciopoli? Gli scudetti sono nostri”

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Bobby gol si ripresenta alla sua Juventus e si dimostra da subito convinto di poter risollevare le sorti della sua amata Vecchia Signora, oggi nel giorno dell’iniziazione l’ex faccia pulita della Triade ci tiene subito a precisare che non rinnega il passato e quei scudetti che la giustizia ha tolto ma che sono stati vinti sul campo. E’ il presidente Blanc ad aprire la conferenza stampa spiegando la scelta di riportare Bettega in società non è una scelta di copertina ma strategica per valorizzare al meglio il settore tecnico “Bettega avrà pieni poteri sul mercato della prima squadra, dello scouting e della Primavera”.

Di seguito vi riportiamo la prima conferenza stampa di Bettega tratta da TuttoSport:
“Il compito, l’incarico, la responsabilità è molto importante, ma non potevo considerarlo troppo importante visto che si parla di quei 35 anni cui accennava Blanc. Nella mia storia non ho mai cercato di stare al centro dell’attenzione, ma la Juve è stata sempre davanti a me. Credo che se si fa il bene della Juve è meglio per tutti. È un compito importante, ma ho sempre creduto nel gioco di squadra e sono convinto che riusciremo a fare bene. Non è stato indifferente il mio convincimento che la Juve degli ultimi tempi non è quella vera: la Juve vera è quella di due mesi fa. Bisogna capire perché è successa, ma se ci darete il tempo necessario, ci risolleveremo. Tra noi c’è un rapporto di correttezza, simpatia e onestà. Sapete che non amo troppo parlare, preferisco agire piuttosto che dire e spero che mi perdonerete se continuerò a fare così. Sicuramente è un momento importante, mi ha fatto piacere che Blanc e la Juve abbiano pensato a me, ma sono consapevole delle difficoltà. Ma se uno si arrendesse di fronte alle responsabilità non avrebbe fatto nulla nella vita e come calciatore. Voglio cercare di dare quello che posso dare. Sono emozionato”

Ho sempre considerato la Juve la realizzazione dei miei sogni. Il calcio per me è la Juve e non vedo alternative. Conoscete tutti il mio rapporto con questa squadra, con questa città. Cosa c’è da fare? Blanc ha accennato a tanti problemi, ma qui c’è una macchina che lavora a 360 gradi e c’è una parte di questa macchina che stenta a inserire la marcia giusta. Non dico che sia ferma, perché è terza in classifica, anche se è uscita dalla Champions League. Ma la storia della Juve l’abbiamo cominciata noi vincendo la Coppa Uefa e sarebbe bello rivincerla. Non credo ci sia un solo aspetto su cui lavorare, ma tanti. Abbiamo un obiettivo: essere protagonisti e vincere. Adesso l’obiettivo della Juve è guardare avanti. Quindi non chiedetemi di guardare indietro, anche perché la mia storia con la Juve non si è mai interrotta. C’è un rapporto affettivo che non ricomincia, ma continua a 60 anni”

Ferrara?
“La mia funzione è dal primo gennaio, ve lo dirò allora. Io credo che non si debba essere presuntuosi. Bisogna analizzare bene, perché i problemi non nascono mai da soli. Se andiamo a rivedere quello che si scriveva sulla Juve tre mesi fa i pareri erano molto diversi da quelli di oggi”

Calciopoli?
Io non rinnego nulla. E debbo dire che per rispetto di una buona parte di quei ragazzi che si allenavano stamattina fuori, io credo che quei ragazzi gli scudetti li abbiano vinti sul campo. Però c’è stata Calciopoli, vedremo adesso quello che succederà, però ora guardiamo al futuro perché sono stato chiamato per questo

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