Lega – Aic è scontro sulla firma del contratto collettivo

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Quello che nei giorni scorsi sembrava probabile, ora è divenuto quasi una certezza: rottura fra la Lega di Serie A e l’Assocalciatori sulla firma del contratto collettivo dei calciatori. E’ emerso dopo l’incontro svoltosi a Fiumicino fra il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, ed alcuni rappresentanti dell’Assocalciatori.

© Paolo Bruno/Getty Images
Beretta, al termine dell’incontro, ha dichiarato che il contratto “così com’è” non verrà firmato, poichè l’Assocalciatori pare volersi fossilizzare su alcuni tecnicismi che non consentono di raggiungere il pieno accordo. Anche se l’Aic dovesse promuovere uno sciopero, secondo Beretta servirebbe a ben poco, “come sparare una zanzara con un bazooka“. L’oggetto del contendere non è legato alla questione dell’inserimento del secondo extracomunitario – anche se dovrà in seguito essere dibattuta – bensì all’articolo sette del contratto collettivo, che disciplina gli allenamenti separati: inoltre, occorre dare certezza alle date di pagamento degli stipendi, per evitare il moltiplicarsi dei contenziosi, oltre che la questione dei minimi sindacali ed, ancora, la questione delle sanzioni da comminare alle società in caso di ritardo dei pagamenti ai dipendenti. Il presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, dal canto suo è fermo e deciso sulle sue posizioni, dalle quali appare inamovibile: anche perchè, secondo il sindacato dei calciatori, un accordo era stato già definito e l’Aic aveva già firmato il contratto collettivo, peraltro in presenza del presidente della Federazione Giancarlo Abete. Secondo Tommasi, inoltre, sarebbero solo delle virgole ad ostacolare l’accordo: per ora l’Assocalciatori adopererà la strada della diplomazia, non organizzando scioperi, ma spinge per una risoluzione in tempi brevi.

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