Lockout NBA: Niente accordo, salta il training camp

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Nba | foto tratta dal web

Ancora un nulla di fatto nell’incontro svoltosi ieri tra i proprietari delle 30 franchigie ed i rappresentati dei giocatori per porre fine al lockout NBA e dare (finalmente) il via alla stagione professionistica che a questo punto rischia seriamente la cancellazione della prima parte di regular season visto l’esiguo tempo rimasto per trovare un accordo.

nba.com

Qualcuno si è anche sbilanciato dicendo che nelle prossime ore arriverà la comunicazione che i training camp (il consueto periodo di preparazione per le squadre che vanno ad affrontare la stagione) saranno ufficialmente cancellati dato che il via era fissato per il 3 ottobre, data che si sta avvicinando abbastanza velocemente. A causa di tutto ciò, nella migliore delle ipotesi ci sarà lo slittamento (in caso di accordo in extremis tra le parti nell’incontro previsto per la fine della prossima settimana) di almeno un mese di regular season (tempo necessario per ratificare l’accordo, riunire i giocatori, allestire i training camp e dare la possibilità alle squadre di svolgere almeno 5-6 amichevoli pre-stagionali).

Segnali davvero poco incoraggianti con la possibilità di avere anche dei calendari “falsati” con squadre che magari incontreranno avversarie molto quotate ed altre che invece si ritroveranno a giocare contro team molto deboli. Un pasticcio che ormai sembra fatto e che “regalerà” a tutti gli appassionati di basket una stagione monca e priva del necessario equilibrio.

Le 2 parti sono ancora lontane sia per quanto concerne i ricavi (i proprietari chiedono che i giocatori scendano al 46% di questi mentre i giocatori dal 57% attuale sono disposti ad arrivare al massimo al 52-53%) sia per ciò che concerne il salary cap rigido (mal sopportato dai giocatori ma ben accetto per gli owners).

A fine incontro l’unica nota di accordo è questa dichiarazione di Stern, commissioner NBA e di Derek Fisher, rappresentante dei giocatori:

  • “Non siamo arrivati a nessuna conclusione. Il calendario non è nostro amico”.

I proprietari si riuniranno già in questi giorni per cercare di trovare una soluzione da proporre ai giocatori, poi, come già detto, la prossima settimana ci sarà il nuovo incontro che deciderà le sorti della stagione NBA.

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