Milan, inizia il ritiro. Tifosi assenti, Berlusconi da forfait?

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silvio berlusconi al ritiro del Milan 2011-2012 | ©STR/AFP/Getty Images

Inizia ufficialmente oggi la stagione 2012-2013 del Milan. I rossoneri si ritroveranno a Milanello a mezzogiorno in punto. Rispetto agli anni precedenti, il Diavolo sarà un po’ più solo, dal momento che il supporto dei tifosi si preannuncia meno caloroso di tante altre volte. Sono tanti i motivi per cui la squadra di Allegri non verrà salutata dal solito bagno di folla che l’accompagna. Da una parte l’assenza di quasi tutti i big (chi reduce dagli Europei, chi convocato alle Olimpiadi), dall’altra una campagna acquisti fin qui avvilente, in grado di raffreddare anche il più eccitato dei fan milanisti. Evidentemente  non è sufficiente sbandierare sul sito ufficiale gli 11 milioni di like provenienti da Facebook, e nemmeno i Social moments della passata stagione. Il tifoso vuole qualcosa di più.

Per dirla alla Thomas More, sarebbe utopia pensare ad un Berlusconi ringiovanito di 25 anni, voglioso di dominare il panorama calcistico, la stessa voglia che lo portò a stupire il mondo del pallone (e non) con il suo ingresso trionfale in elicottero. Ora sì, le pale di quell’elicottero continuano ancora a girare, ma a vuoto. I rubinetti in Via Turati sono chiusi da tempo. La desertificazione del denaro sonanterischia di travolgere anche le ultime stanze dorate di quel tempio che solo 5 anni fa metteva paura a tutta l’Europa.

silvio berlusconi al ritiro del Milan 2011-2012 | ©STR/AFP/Getty Images

Oggi nessuno chiede a Berlusconi di atterrare nuovamente con quell’elicottero che ha ormai compiuto un quarto di secolo. Il tifoso del Milan si accontenterebbe di rivedere la propria squadra del cuore lottare per qualcosa di importante, competere nuovamente con le Big d’Europa, senza più subire il 120% di possesso palla dal Barcellona e poi ascoltare a fine partita come sia stata una gara fantastica, nella quale è emerso un sostanziale equilibrio tra le due squadre.

L’anno scorso il Milan si radunava a Milanello con tante certezze: lo scudetto sul petto, Zlatan Ibrahimovic, la vecchia guarda ed uno spogliatoio di ferro. Dodici mesi dopo lo scenario che si presenta davanti agli occhi del supporter rossonero è completamente diverso. Il tricolore c’è ma è finto, con la bacheca di Via Turati rimasta a secco (eccetto la Supercoppa Italiana), la permanenza di Zlatan Ibrahimovic è circondata da un grande punto interrogativo al quale Mino Raiola continua a dare risposte piuttosto evasive, e infine le lacrime dei vari Gattuso Nesta e Inzaghi continuano a rimanere impresse nell’immaginario collettivo di ogni tifoso, compreso il film cinematografico arrivato direttamente dal Brasile la scorsa notte relativo alla presentazione di Seedorf al Botafogo.

E’ chiaro, è evidente a tutti che Francesco Acerbi, lo sconosciuto Traorè, e lo stesso vice campione d’Europa Montolivo, non possano far scattare al tifoso quella scintilla capace di bruciare (d’ardore si intende) i campi di Milanello. Tantomeno è invogliato a privarsi di alcune centinaia di euro per sottoscrivere un abbonamento per quella che può considerarsi a tutti gli effetti come una stagione sul chi va là.

D’accordo, forse la non-cessione di Thiago Silva ha evitato scene apocalittiche (sebbene i giornali nella serata di ieri abbiano riportato in auge la telenovela relativa al brasiliano, con il Psg che sarebbe ancora interessato al suo acquisto), ma in ogni caso il tifoso si domanda quanti calciatori siano arrivati al Milan da giugno ad oggi, e sapere che nel prossimo album Panini sarà costretto ad incollare le figurine di Acerbi e Traorè (con tutto il rispetto, ben contento di toppare clamorosamente, oggi 9 luglio 2012) non è sicuramente un bel punto di partenza. A dir la verità è piuttosto inquietante.

Anche perché mancano ancora 50 giorni al termine della sessione estiva di calciomercato, e non è affatto detto che il buon Galliani possa esimersi dal cedere un big della rosa rossonera. I maggiori indiziati sono Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva (oltrepassando metafisicamente parlando qualsiasi miracolo terreno), ovvero le due colonne portanti dell’impalcatura messa in piedi da conte Max. Se uno dei due va via, facile immaginarne il crollo nel più breve tempo possibile.

Con un’atmosfera del genere è abbastanza comprensibile che lo stesso Silvio Berlusconi non sia stimolato nel dare il meglio di sé. Vuoi perché non c’è nessun big da presentare, vuoi perché quei pochi tifosi presenti a Milanello potrebbero pure fischiarlo, vuoi perché la cena, si sa, è decisamente più attraente di un lunch. Di sicuro sarà assente la figlia, Barbara, come annunciato dalla stessa società rossonera nella giornata di ieri. La dolce coppia Barbara-Papero quindi marcherà visita, in attesa di tempi migliori.

In ogni caso vale sempre la pena di ricordare il celebre detto “attenti a quei due”, nella fattispecie Galliani e Berlusconi. Ribattezzati in tempi non sospetti il gatto e la volpe, possono da un momento all’altro cambiare le carte in tavola e far saltare il banco, anche se di fronte a loro c’è Daniel Negreanu (star canadese del poker ndr). Non ci resta che augurare al Milan un buon 2013, augurio che estendiamo anche agli 11 milioni di fan facebook rossoneri.

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