La Roma si sblocca a Parma ma non brilla

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Grazie alla rete di Osvaldo la Roma sbanca il Tardini e raccoglie i primi tre punti stagionali. Per i giallorossi la cosa migliore è il risultato. Sotto il profilo del gioco, infatti, la prestazione è da dimenticare. La manovra è compassata, l’attacco è sterile. La difesa balla e si salva solo per la caratura dei suoi interpreti e per l’imprecisione degli avversari. Il miglior uomo gol è Totti, ma gioca lontanissimo dalla porta. Osvaldo sembra in crescita, ma a parte il gol dà poco e niente in termini di movimento e sacrificio. Anche Pjanic è troppo timido e il centrocampo con De Rossi in regia bassa manca di fantasia.

© TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
Per il Parma, invece a secco di punti, vengono a galla le gigantesche lacune di gioco e la mancanza di determinazione. Giovinco è troppo isolato e non riceve abbastanza palle giocabili. Deve essere insieme uomo assist e bomber. La squadra coinvolge troppo poco gli esterni e manca qualità al centrocampo. Forse il modulo penalizza le individualità a disposizione. Ma se manca la grinta e la voglia di vincere poco importa. PRIMO TEMPO – In avvio i ragazzi di Luis Enrique sembrano avere un buon approccio alla gara che vede un Parma con i reparti stretti pronto a ripartire. La squadra fa meno possesso palla sterile e sembra più ordinata rispetto alle ultime apparizioni, ma riesce a creare molto poco in zona gol. Le uniche occasioni arrivano con tiri da fuori molto imprecisi di Pjanic e Totti e una punizione potente del capitano bloccata da Mirante. Su un’altra conclusione di Totti, Mirante non blocca e la palla sbatte sul palo, ma Osvaldo da zero metri sbaglia il tap-in scagliando il pallone sul corpo del portiere casalingo. Il Parma dal canto suo riesce a pungere soltanto con tiri dalla distanza come quello di Giovinco finito fuori e prova timidamente a creare qualche triangolazione grazie alla rapidità della Formica atomica e di Biabiany. La squadra di Colomba è aiutata dalla serattaccia di Kjaer. Il danese regala una punizione dal limite che Giovinco manda fuori e sbaglia un passaggio da ultimo uomo che potrebbe regalare il gol ai ducali che guadagnano solo un angolo. Il primo tempo si conclude con una Roma sterile in attacco e un Parma che sta a guardare senza reagire più di tanto. Le fasce romaniste sono bloccate e J.Angel non spinge come al solito, ma solo di rado gli esterni parmensi provano a sfruttare la staticità giallorossa. SECONDO TEMPO – Si inverte il campo, ma non il canovaccio della partita. Burdisso sostituisce un Kjaer a rischio rosso, ma la Roma una volta sulla trequarti non sa che fare col pallone e ricomincia la sua infinita ragnatela di passaggi orizzontali. Poi al 6′ un bel cross di Rosi dalla destra trova Osvaldo lasciato libero di colpire in mezzo all’area. Grande stacco di testa e palla all’angolino basso dove Mirante può solo guardare. Successivamente ancora Osvaldo galvanizzato dal gol si libera molto bene al tiro in area e manda la palla fuori di un niente vicino al palo. Dopo questo lampo si ritorna alla partita vista fino a qualche minuto prima, ma la Roma perde smalto e il Parma comincia a salire. Nel finale infatti i ducali scoprono una Roma stanca che al minimo pericolo può sbandare. Prima Crespo non sfrutta una mischia in area romanista, poi è Heinze a salvare con una spaccata una palla vagante davanti a Lobont. Ma l’occasione clamorosa per il Parma è al minuto 72′. Biabiany si invola in contropiede bruciando Heinze. Arriva defilato sulla destra in area di rigore avversaria e invece di servire Giovinco solo davanti al portiere battuto prova il tiro di esterno che finisce di poco al lato dell’incrocio dei pali. Successivamente il Parma prova un forcing finale dove la Roma sbanda, ma regge. LE PAGELLE

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