Capello, dopo le dimissioni il Tapiro d’Oro di Striscia

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Fabio Capello | © CARL COURT/Getty Images

Quella che si sta concludendo non è stata una settimana facile e felice per Fabio Capello, tecnico dimissionario da ct dell’Inghilterra. La decisione presa in maniera del tutto autonoma della FA di revocare la fascia di capitano a John Terry (per presunti insulti razzisti al giocatore del Queens Park Rangers Anton Ferdinand ndr) senza consultare il ct sconfinando nel potere decisionale del tecnico di Pieris ledendo così la sua autorità all’interno dello spogliatoio, non è andata proprio giù a Don Fabio che, appena appresa la notizia, senza pensarci su due volte si è recato a Wembley nella sede della FA per rimettere il suo mandato nelle mani di David Bernstein, il numero uno della federazione inglese.

I più maligni hanno visto nella decisione della FA una mossa strategica montata ad arte per stringere con le spalle al muro l’ormai ex ct con il quale i rapporti si erano ormai consumati da tempo culminati con l’eliminazione precoce dal Mondiale sudafricano e costringerlo a rassegnare le dimissioni rinunciando ad una vetrina importante come l’Europeo e ad un ingaggio faraonico pur di dimostrarsi coerente nel suo lavoro e di far valere i suoi principi. In tal modo la FA si è sgravata del pesantissimo ingaggio di Capello (7 milioni di euro netti all’anno ndr) corrispondendogli una buona uscita di 2 milioni di euro. Il tutto a pochi mesi appunto dal via dell’Europeo del 2012 che si giocherà quest’estate in Polonia e Ucraina dove la nazionale di sua maestà avrebbe dovuto recitare un ruolo da protagonista.

Dopo la triste vicenda delle dimissioni, per Don Fabio era inevitabile “fare i conti” anche con il Tapiro d’Oro di Striscia La Notizia, consegnato come di consueto da Valerio Staffelli. Nella puntata che andrà in onda questa sera, l’inviato del tg satirico ha intercettato Capello a Lugano consegnandoli l’ “ambito” premio “estorcendogli” anche qualche breve dichiarazione, dalle dimissioni da ct della nazionale inglese ad un suo probabile ritorno in Italia: “Non è stata una fuga, sono andato via perché c’è stato un misunderstanding. Sono stato benissimo, però ci sono momenti in cui si decide di andare via” – ha detto Capello – “Se torno ad allenare in Italia? Assolutamente no. Ora voglio rilassarmi“.

Nonostante la smentita del diretto interessato, su Capello sono forti le voci che lo vorrebbero sulla panchina dell’Inter per la prossima stagione, dove peraltro era stato già vicinissimo quest’estate quando il tecnico fu protagonista di un altro braccio di ferro con la federazione, al posto di Claudio Ranieri. Anche il patron nerazzurro Massimo Moratti ha negato questa possibilità volendo rinnovare pubblicamente piena fiducia al tecnico romano ma da qui fino a giugno la strada da fare è tanta e le idee possono cambiare in un baleno.

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