Catania – Lazio 1-0, l’aeroplanino vola

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Nicola Legrottaglie | © Maurizio Lagana/Getty Images

Catania Lazio era il derby personale di Vincenzo Montella, bomber della Roma per lunghi anni, contro la Lazio di Edi Reja, reduce da una sconfitta con il Bologna nel post- vittoria contro i giallorossi romanisti nel secondo derby stagionale conquistato. L’aeroplanino ha “vendicato” la sua Roma, con una vittoria pesante quanto fondamentale ottenuta dal suo Catania, che compie ancora un passo in avanti in direzione salvezza, superando “quota 40”, ossia la quota tranquillità. Una gara che appariva destinata allo 0 a 0 ma che, invece, con grande pragmaticità e concretezza, il Catania ha saputo condurre in porto, sfruttando l’episodio decisivo della zampata di Nicola Legrottaglie.

Un risultato importante, dunque, maturato grazie alla rete messa a segno dall’ex centrale di Juventus e Milan, difensore con il vizio del gol, al suo quarto centro stagionale: i rossoazzurri etnei, poi, hanno saputo difendere egregiamente la rete del vantaggio, non rinunciando a creare ancora qualche pericolo all’indirizzo della porta difesa da Marchetti.

Il Catania di Montella, d’altronde, aveva iniziato la gara ad altissimo ritmo, creando un’azione pericolosa al 12′ con Gomez che prova il colpo di testa; al 35′, poi, altra occasionissima Catania, con Almiron che si invola in area laziale e giunge a tu per tu con Marchetti, riuscendo anche a superarlo, ma poi si trascina la palla fuori dal campo, perdendo l’attimo giusto per mettere la palla in rete.

Nicola Legrottaglie | © Maurizio Lagana/Getty Images

La Lazio cresce sul finire della prima frazione di gioco, con un pericolo creato da Dias con colpo di testa, anche se la posizione del laziale era già stata giudicata irregolare dal direttore di gara Romeo. La ripresa si apre con altri pericoli di marca Laziale, con il tiro di Hernanes neutralizzato da Carrizo, e poi con l’iniziativa di Klose lanciato da Ledesma, e poi ancora Klose al minuto 71 che non riesce a sfruttare la situazione creata, nonostante l’uscita di Carrizo. All’ 80′, poi, giunge la svolta della gara, con il tiro di Nicola Legrottaglie che sbuca alle spalle di un distratto Biava e realizza di piattone destro, di controbalzo, l’ 1 a 0 sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Lodi.

Nonostante la gara sembra indirizzata ad un successo dei catanesi, all’ 89′ giunge un clamoroso brivido per la squadra di Montella, con Lodi che sfiora l’autogol di testa, colpendo il palo sugli sviluppi di un cross del laziale Mauri. La Lazio si innervoscisce, ma non riesce più a creare pericoli neppure nei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro, solo molta confusione e nervosismo, con il tecnico Edi Reja che rimedia anche un’espulsione per proteste nei confronti del direttore di gara.

La gara termina, così, con l’ 1 a 0 dei catanesi, che salgono a 41 punti, al pari di Roma (con una gara in meno, ndr) ed Inter  al settimo posto in classifica e, dunque, a pieno diritto in zona Europa League, laddove ad inizio stagione sembrava assolutamente un’ utopia potersi trovare a questo punto della stagione. La Lazio, invece, dopo la seconda sconfitta consecutiva ha fallito la prova di maturità, ossia quel salto di qualità che chiedeva Reja per poter compiere un balzo importante in chiave lotta Champions League, mostrandosi troppo spenta e sottotono, sia nella testa che nelle gambe.

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