Marco Belinelli ai Chicago Bulls. Dwight Howard resta ai Magic?

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Marco Belinelli © Doug Pensinger/Getty Images

Marco Belinelli è ufficialmente un nuovo giocatore dei Chicago Bulls: l’annuncio è stato dato dal diretto interessato sul suo profilo Twitter (“E’ ufficiale… Bulls! Sono entusiasta“) ed è apparsa poi la conferma sul sito ufficiale della franchigia dell’Illinois. La 26enne guardia della Nazionale Italiana ha firmato un contratto di un anno con opzione per la stagione successiva (lo stipendio si aggirerà sui 2 milioni di dollari circa a stagione). Addirittura inferiore il compenso rispetto a quanto percepito con gli Hornets, sua ultima squadra (3,4 milioni per anno).

Ma a far sbocciare l’amore tra Belinelli e i Bulls non sono stati i soldi:

Sono molto felice e stimolato da questa scelta. Sono state settimane difficili, ci sono state delusioni ma alla fine la mia perseveranza ha portato il risultato che ho sempre desiderato: una squadra dalle grandi ambizioni e che ha scritto la storia della NBA. Ho fatto una scelta guidato dalla passione e dal mio unico desiderio: vincere. Avrei potuto scegliere realtà che mi avrebbero portato maggiori guadagni, ma è per me giunto il momento di mettermi alla prova in un team di questo valore. In 5 anni di NBA ho sempre dovuto lottare e guadagnare ogni minuto giocato. Le sfide non mi spaventano“.

Queste le prime parole di Belinelli da rossonero durante la conferenza stampa già organizzata da Chicago per dare il bentornato anche a Kirk Hinrich. Jeans strappati e t-shirt, è stato stuzzicato ancora una volta per la sua somiglianza a Sylvester Stallone ed incalzato sul suo presunto ruolo di nuovo Kyle Korver, lo specialista da 3 punti che i Bulls hanno spedito ad Atlanta:

Penso che lui sia solo un tiratore. Io invece posso fare molto di più

Una chance importante, che l’ex Fortitudo Bologna si è guadagnato con 2 grandi stagioni a New Orleans. L’ultima annata con gli Hornets è stata la sua migliore in NBA11.8 punti (41% dal campo, oltre il 37% da 3), 2.6 rimbalzi e 1.5 assist di media, con ben 55 partite in quintetto. Erano interessate a lui anche Dallas Lakers, ma non hanno mai affondato il colpo, così, appena è arrivata l’offerta dei Bulls, il”Beli”ne ha subito approfittato. Chicago è la sua quarta squadra NBA dopo i Golden State Warriors (team che lo scese al Draft del 2007), i Toronto Raptors (2009/2010), ed i New Orleans Hornets (2010/2012).

Marco Belinelli © Doug Pensinger/Getty Images

Belinelli si metterà subito al lavoro in vista del training camp, sa che coach Thibodeau esige il massimo soprattutto in difesa e su questo dovrà ancora migliorare tanto. Ma i Chicago Bulls gli permetteranno di competere per il titolo, soprattutto dopo il recupero della stella Derrick Rose (infortunato ai legamenti del ginocchio) il cui ritorno in campo è previsto per gennaio o al massimo febbraio.

Omer Asik invece non giocherà più nei Bulls che non hanno pareggiato l’offerta dei Rockets di 25 milioni di dollari in 3 anni.

Telenovela Dwight Howard: è in corso un faccia a faccia a Los Angeles tra la stella di Orlando e la dirigenza dei Magic che è convinta di farlo tornae sui suoi passi per farlo restare in Florida. A breve aggiornamenti sull’evolversi della vicenda.

I New York Knicks mettono sotto contratto Ronnie Brewer, guardia che nelle ultime stagioni ha giocato a Chicago.

Notizia di contorno ma non meno importante: si fa strada l’ipotesi e la voce di un ritorno dei Seattle SuperSonics in NBA: la squadra era stata spostata nel 2008 ad Oklahoma City e rinominata Thunder ma ora la città costruirà (molto probabilmente) una nuova Arena per sostituire la precedente (il motivo per cui la franchigia fu spostata 4 anni fa). Da decidere però le modalità del possibile rientro: difficile l’espansione (ovvero una Lega a 31 squadre con i rinati SuperSonics), forse per far tornare in gioco Seattle ci dovrà essere un nuovo spostamento di franchigia con i Sacramento Kings fortemente indiziati al trasferimento di città e successivamente rinominati SuperSonics.

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