Waterpolo Messina, si riparte con una Gorlero in più

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Arianna Garibotti

Dopo la finale sfumata nella passata stagione e un terzo posto di assoluto valore la Waterpolo Messina si presenta al via della stagione 2015-2016 piena di grandi ambizioni.

Lo fa grazie a un gruppo solido e già abituato ai grandi palcoscenici, un allenatore esperto capace di portare le sue conoscenze e le sue qualità in una società che dopo il ridimensionamento dell’Orizzonte Catania l’anno passato è riuscito a portare sotto i colori giallorossi giocatrici del calibro di Garibotti, Aiello e Radicchi, tutte e tre asse portanti del Setterosa di Fabio Conti.

Dopo i colpi di mercato dell’anno scorso i dirigenti messinesi si sono ripetuti in questa infuocata estate di pallanuoto, dove sono riusciti a sostituire la pur brava Sparano (portiere della Nazionale Under 20) con il numero uno della squadra di Mister Conti: Giulia Gorlero.

Una giocatrice di livello assoluto che non avrebbe bisogno di presentazioni, ma per chi non conoscesse questo autentico fenomeno andiamo a rivisitare la sua carriera.

Nata e cresciuta nel settore giovanile dell’Imperia è una delle artefici della miracolosa cavalcata della formazione di Marco Capanna, la quale passa dalla serie A2 ad essere assoluta protagonista della classe regina del campionato italiano.

Il 2 maggio 2012 arriva il suo primo grande trofeo quando dopo aver battuto la squadra russa dello Yugra Khanty-Mansiysk, ha conquistato la Coppa LEN, l’anno successivo arriva anche la Supercoppa Len quando la Mediterranea Imperia si impone in un derby tutto italiano, ma soprattutto un derby ligure, sulla Rapallo Nuoto.

ll 18 maggio 2014 arriva l’alloro più desiderato, quando di fronte al caldissimo pubblico amico l’Imperia diventa Campione d’Italia per la prima volta nella sua storia, dopo aver battuto il Plebiscito Padova; stesso avversario l’anno successivo quando una strepitosa Gorlero alza al cielo la sua seconda Coppa Len.

Un grande colpo per una società con sogni ambiziosi, e per introdurre questa stagione che può portare qualcosa di grande abbiamo deciso di farci raccontare da una super campionessa, quale Arianna Garibotti è, le sue impressioni e le sue sensazioni all’inizio della sue ennesima preparazione pre campionato:

Arianna-Garibotti
Arianna Garibotti

Sta iniziando una nuova stagione quali sono le tue impressioni e le tue sensazioni a poche settimane dall’inizio del campionato? Pensi che il tuo Messina con i nuovi acquisti sia pronto a sfidare il Padova per il trono della serie A?

“Per quanto riguarda la nuova annata sono positiva e fiduciosa sulla campagna acquisti che la mia società quest’estate ha fatto. Il prossimo anno difenderà la nostra porta l’ex portiere dell’Imperia non che portiere della nazionale, Giulia Gorlero, atleta dotata di grande talento. Penso che l’arrivo di Giulia ci dia una marcia in più per poter mettere in difficoltà le campionesse d’Italia in carica”.

Sei stata una delle rigoriste della fortunata finale per il terzo posto quali sono i ricordi più belli della tua trasferta a Kazan?

“Sicuramente il ricordo più bello è stato veder entrare l’ultimo rigore e non perché l’ho tirato io ma per il semplice fatto che era il rigore che ci ha messo la medaglia di bronzo al collo”.

Fai finta di essere la DS della tua squadra quale giocatrice vorresti nella tua società?

“Se fossi il DS della mia squadra chiamerei sicuramente il centro-boa  americano Kamy Craig”

Quale giocatrice può essere considerato un esempio per te e invece quale giovane ti ha impressionato in Italia o in Europa?

“La giocatrice che considero come esempio (e  non credo solo io) è l’intramontabile Tania Di Mario con cui ho avuto la fortuna di giocarci tanti anni insieme, quando ero all’Orizzonte, e ora in Nazionale. Lei mi ha insegnato molto sia a livello pallanuotistico che personale, è veramente una persona ďoro a cui io sono molto legata”.

La tua carriera ti ha portato da Rapallo a girare tutto il mondo, cosa ti aspetti ancora dalla pallanuoto quale è il tuo sogno nel cassetto?

“Dieci anni fa quando ho iniziato a giocare a Rapallo non pensavo mai e poi mai che questo sport potesse diventare la mia vita; mi ha fatto girare il mondo Cina, America, Russia, Canada, Ungheria, ho fatto tanti sacrifici a 17 anni sono andata via da casa senza nessuno,lontano da tutti e da tutto quello che consideravo la mia vita però ora  sono contenta e felice delle mie scelte che mi hanno regalato qualche soddisfazione.
Il mio sogno nel cassetto… vincere le Olimpiadi di Rio de Janeiro  il prossimo anno” .

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